
ACQUAVIVA PICENA – Il sindaco di Acquaviva Picena Pierpaolo Rosetti interviene sulla vicenda del matrimonio di Raffaella Tosi. Per comprendere meglio le parole di Rosetti si leggano i due precedenti articoli: “Costretta a sposarsi in altro Comune per ripicca del sindaco“, “Matrimonio contestato, Stracci: Non ho negato nulla, polemica da brividi“
In merito alle polemiche nate dall’articolo relativo al matrimonio svolto nel Comune di Acquaviva Picena sabato 5 settembre, esprimo tutta la mia amarezza per aver trasformato la celebrazione di un matrimonio in una vicenda politica, ma, soprattutto, per essere stata l’amministrazione comunale acquavivana suo malgrado coinvolta in fatti di cui non era consapevole.
Di fronte alla richiesta di una ex concittadina, la cui famiglia risiede tutt’ora ad Acquaviva Picena, come in altre occasioni, ho accolto la richiesta delegando l’Avvocato Ciampini alla celebrazione del matrimonio, convinto che alla base della richiesta vi fosse la vicinanza e l’affetto verso il territorio acquavivano, come già fatto in altre occasioni.
È ovvio che una diversa conoscenza dei fatti avrebbe portato ad un confronto con il collega di Monteprandone Stracci, con cui ricordo è ormai consolidato un impegno per la formazione della Unione dei Comuni Piceni.
Spiace soprattutto che la disponibilità dimostrata sia stata utilizzata per dare una risonanza diversa da quella di una vicenda che dovrebbe avere contorni esclusivamente privati.
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