
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fumata nera in casa centrodestra. Nell’attesa riunione di mercoledì sera non è stato composto il regolamento, non è stata stilata una bozza di programma e, soprattutto, non si è accennato al candidato sindaco da gettare nella mischia.
Tutto rimandato al 23 settembre. In quella data verranno nominati non più di dieci esponenti in rappresentanza delle liste che formeranno la coalizione. Il coordinamento avrà poi il compito di realizzare il programma di mandato.
La squadra sarà formata da Forza Italia, Lega, Ncd, Fratelli d’Italia, Repubblicani e alcune civiche. Non ci sarà l’Udc, che stringerà un patto col Pd, ma solo se ufficializzerà la completa discontinuità dall’amministrazione Gaspari.
Se si votasse domani, il candidato naturale sarebbe Pasqualino Piunti. Ad oggi non esistono alternative all’ex vicepresidente della Provincia ed anche se Fratelli d’Italia lanciasse una propria figura di riferimento (De Vecchis), si tratterebbe di una mossa troppo tardiva. Inoltre, l’assenza di Marco Curzi al tavolo ha allontanato l’ipotesi di clamorosi corteggiamenti circolata nei giorni scorsi.
La sensazione generale è che si virerà su Piunti per assenza di reali alternative.
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Ma Piunti avrà l’intenzione di cambiare marcia e provare a vincere le elezioni o continuerà a muoversi solo per rifare (di nuovo) il consigliere comunale di minoranza?
In realtà sulla stampa locale stiamo assistendo a schermaglie provocatorie assistite, di grande spessore autoreferenziale, alcune oltre i limiti della lesione cinica intrapartitica, ma ciò’ non interessa ai cittadini se non nei limiti di registrare un dato negativo 9 mesi prima.
Magari con qualche dettaglio in più e una minore generalizzazione i lettori capirebbero meglio
Cioè lei non lo pubblica perché a suo dire non si capisce? ritiro la considerazione, pensavo non fosse stato pubblicato.