
ACQUAVIVA PICENA – Acquaviva Picena prosegue nell’aggiornamento del sistema di raccolta porta a porta spinto, verso l’obiettivo di una ulteriore riduzione della quantità di indifferenziata prodotta.
La raccolta mediante il sistema del porta a porta spinto era stata avviata dall’amministrazione acquavivana nel mese di maggio 2013 e ha consentito di portare la percentuale della differenziata al 67%, garantendo il contenimento dei costi in un momento di passaggio dalla Tarsu alla Tares e poi alla Tari.
“I buoni risultati raggiunti hanno permesso anche di contenere l’incremento dei costi, derivanti dalla problematica della discarica di Relluce”, dice il sindaco Pierpaolo Rosetti. “Se questi cambiamenti fossero stati affrontati con la percentuale di circa il 40% di raccolta differenziata, dato da cui partiva il Comune, i costi per i cittadini sarebbero stati molto più elevati. Alla base della raccolta porta a porta vi è, quindi, anche un obiettivo ambientale, ossia quello di ridurre il più possibile la quantità di rifiuti prodotti”.
L’aggiornamento del sistema prevede il passaggio dagli attuali sacchetti, ai mastelli con codice a barre assegnato ad ogni utente tari e verrà introdotto a partire dal corrente mese di settembre.
Il sindaco, insieme alla Picenambiente, ha comunicato in occasione di due assemblee pubbliche la modalità di consegna dei mastelli e di utilizzo degli stessi, precisando che “l’impiego verrà esteso anche in quelle zone prima considerate area vasta, con possibilità di eliminare i secchi su strada che sono, soprattutto lungo le strade principali, punto di abbandono incontrollato dei rifiuti”.
I risparmi derivanti dalla crescita della percentuale di indifferenziata che si attende dalla introduzione del nuovo sistema di raccolta mediante mastelli, verrà messo a disposizione per garantire il più possibile una riduzione della imposizione fiscale, premiando principalmente chi fa correttamente la raccolta differenziata.
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e noi migranti dove gettiamo i rifiuti se non ci sono piu secchioni ?
contenimento di costi ? con l’aumento del 300% dei viaggi destinati alla raccolta e conseguente consumo di gasolio ed usura mezzi ?
capisco che bisogna creare posti di lavovo, ma scaricare sempre i costi
e le adempienze sui cittadini ha raggiunto il livello di saturazione.
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Ci rallegriamo con l’amministrazione Rosetti, si va di successo in successo. Dopo la
splendida “sistemazione” della fortezza, dopo il mercatino del mercoledì che ha fatto il “pieno dei visitatori”, ora è “l’era dei Mastelli”
C’è da farsi una sola domanda: Le scelte inerenti il sistema di raccolta rifiuti urbani le decide l’amministrazione o la Picena Ambiente? Una cosa è certa che l’amministrazione Rosetti prende queste decisioni come altre sempre senza, non dico nessuna partecipazine dei cittadini ma è sorda a qualsiasi suggerimento, a qualsiasi istanza provenga dagli amministrati. Rosetti e il suo piccolo entourage, per essere precisi più l’entourage che il sindaco, la fanno da padroni.
La Picena Ambiente “offre” il servizio è l’amministrazione Rosetti che ha deciso di avvalersene per risparmiare…. Ma gli altri Comuni dell’Unione hanno anche loro “imposto” questa decisione? NO ….avranno altre priorità! Comunque a distanza di qualche settimana il servizio NON DECOLLA. E’ impensabile e del tutto antilogico tirare fuori i mastelli la sera e vedere che alle ore 10.00 11.00 12.00 non sono stati ancora vuotati. Scusate ma che servizio è se poi vengono lasciate scoperte ancora alcune vie…. Il mastello non convince! Apro una parentesi, ma perché prendere in giro i cittadini… riaprire Via Padre Francesco Angellotti in quelle… Leggi il resto »
Ma per fortuna almeno è stata riaperta, visto che la Bora a senso unico porta i trattori di ritorno dalla cantina sociale a passare per il centro ostacolando ancora di più il traffico.