
Anche io voglio fare gli auguri a chi ha voluto utilizzare persino il giorno del proprio matrimonio per fare polemica politica e attaccare il Sindaco. Ci mancherebbe, è il sogno di ogni sposa avere la stampa che si occupi delle proprie nozze ma siccome non è cosa comune a tutte le coppie, qualcuno, che non fa notizia, la notizia la crea.
Obiettivo raggiunto, la stampa se ne sta occupando e quindi anche per loro l’agognata notorietà.
Auguri!
A questo punto, rivolgo alcune domande retoriche che possono servire, non a giustificarmi, poiché non ho commesso nessuna illegalità ne illegittimità amministrativa, ma a far capire come sono andate le cose all’ignaro lettore.
- Cari sposi, avete mai parlato personalmente con me del vostro matrimonio?
- Cari sposi, dopo che il funzionario vi ha comunicato che il Sindaco non aveva concesso la delega (che concede al vicesindaco o ad altri in caso di suo personale impedimento), avete chiesto di parlare con me, se non altro per avere spiegazioni in merito? Vi avrei detto, come ho spiegato a Ciampini, che non era possibile la “ricusazione del Sindaco” ma che era una cortesia che avrei fatto agli sposi purché non fosse percepita e divulgata come “io il sindaco non l’ho votato e mi scelgo chi ho votato” (precedente inammissibile).
- È vero che, a conferma della vostra avversità politica e personale nei miei confronti, piuttosto che parlare con me, avete subito pubblicato al riguardo un post su Fb a mio avviso altamente offensivo e diffamatorio?
- È vero che nonostante le offese ricevute, attraverso il consigliere Ciampini, vi ho trasmesso la mia volontà a procedere secondo i vostri desideri (che ricordo essere pretese che non hanno alcun fondamento giuridico) purché si rimuovessero le offese personali a me rivolte (almeno quelle pubblicate sul web) come segnale di distensione, non ricevendo da parte vostra nessuno riscontro a testimonianza della vostra buona fede?
- È vero che nonostante le offese siano continuate, la mia segretaria ha chiamato la sposa per invitarla a partecipare alla celebrazione di un matrimonio in Municipio per dare la possibilità a Ciampini (che mai aveva celebrato) e agli stessi sposi di fare delle “prove”, segno evidente della mia volontà unilaterale di superare le incomprensioni e procedere alla celebrazione secondo vostro desiderio ma che a questa proposta si è risposto che ormai si era preferita Acquaviva?
Ora se a queste domande si risponde con onestà, è facile capire come sono andate le cose.
Ma se invece si è preferito che le cose andassero come sono andate per avere la possibilità di strumentalizzare e creare l’occasione di una gogna mediatica a me sfavorevole, sappiate che mi sta anche bene.
Ognuno celebra il giorno più bello della propria vita come meglio crede, io per me sogno una celebrazione diversa.
Ho i brividi a pensare, che su un altare, seppur civile, si vada con un retropensiero di vendetta politica, tra l’altro ingiustificato e pretestuoso.
Auguri anche all’opposizione che utilizza vicende personali per riempire di senso il loro essere presenti in consiglio: allargo le braccia, sorrido e vado avanti.
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La vita politica del Comune di Monteprandone è scandita da queste schermaglie politiche?
Significa che in questo Comune, le problematiche politiche e sociali che attanagliano, magari, i Comuni limitrofi (crisi economica , disoccupazione ecc.ecc.), non li riguarda.
E’ un segno positivo, scevro da qualsiasi critica .
A Monteprandone si vive bene a tal punto che la politica, buon per lei, può occuparsi di vicende importanti a livello personale e privato, ma di scarso rilievo sotto il profilo pubblico e sociale.