SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La loro riunione aveva conquistato le prime pagine dei giornali. Compagni di squadra in rossoblu all’inizio degli anni Ottanta, Walter Zenga e Gigi Cagni si erano ritrovati a Genova.

Dalla Samb alla Samp. Eppure la luna di miele non ha superato i due mesi. Cagni, vice dell’ex Uomo Ragno e responsabile della fase difensiva della squadra, è stato rimpiazzato da Francesco Pedone, promosso dalla Primavera.

Cagni era stato cercato proprio da Zenga all’inizio del suo nuovo incarico in blucerchiato e secondo indiscrezioni sarebbero stati recenti screzi tra i due a portare al divorzio. “Il mio rapporto con Walter va fuori dal calcio – affermò il giorno della presentazione – è fatto di stima e valori. Da due anni avevo deciso di cambiare il mio ruolo. A febbraio andai a trovare Walter a Dubai, ci siamo confrontati e trovati d’accordo. Ringrazio Zenga e la Samp che hanno avuto questa coraggiosa idea. Inizio una nuova carriera. Il capo sarà Zenga e noi saremo con lui. La scelta mia l’ha fatta serenamente, per me è stato facile dirgli di sì e garantirgli che non ci sarebbero stati problemi”.

Zenga arrivò a San Benedetto dal Savona nel 1980. Al fianco dell’allora capitano disputò due stagioni, ottenendo una promozione in B ed un successivo ottavo posto.

Della loro collaborazione ebbe modo di parlare pure Nedo Sonetti, allenatore di quella Sambenedettese. “Di loro ho ricordi piacevoli – aveva dichiarato a Riviera Oggi – sono contento che si siano ritrovati. Zenga era un ragazzotto molto vivace che aveva un sacco di idee per la testa. Era un po’ mattocchio, ma pian piano riuscì ad entrare in sintonia con l’universo dei professionisti. Gigi era invece più serio e ponderato. Tra loro c’era una differenza d’età di dieci anni. Cagni ha dimostrato sempre serietà, da calciatore e allenatore. Se hanno deciso di lavorare assieme vuol dire che hanno ragionato bene su questa opportunità. La fortuna di questo rapporto dipenderà dalla loro intelligenza”.