SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel tardo pomeriggio di martedì 1° settembre, gli operatori della Riserva Naturale Sentina e del Centro di primo soccorso per le Tartarughe marine presso la sede dell’Università di Camerino di San Benedetto del Tronto, sono stati avvisati di un ritrovamento di una tartaruga in difficoltà a Grottammare.
La tartaruga era impigliata in una rete sulla scogliera di fronte allo stabilimento balneare “Il Corallo”. Con grande sorpresa, è stato constatato che non si tratta di un esemplare di Caretta caretta, bensì di Chelonia mydas (tartaruga verde), rarissima nei nostri mari. Una scoperta a dir poco eccezionale: si tratta infatti, del primo ritrovamento di questo tipo da quando nella riviera è attivo il sistema di soccorso di questi rettili marini.
Purtroppo la tartaruga ha una zampa amputata, ma si tratta di una ferita non recente ed ormai rimarginata da tempo. All’esemplare è stato dato il nome di “Beach” e, in seguito alle valutazioni degli esperti, si è deciso di trasferirla presso la “Fondazione Cetacea” di Riccione, centro di riferimento per tutto l’Adriatico centro-settentrionale in materia di cetacei e tartarughe marine.
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io mi posso pure morire di infarto nell’ attesa del prontosoccorso la domenica mattina,
ma il centro di primo soccorso per le Tartarughe dovrebbe ricevere piu’ finanziamenti !
prima che queste bellissime creature marine finiscono in una buonissima zuppa con involtini di mare : un sacrilegio contro la biodiversita’ ecosostenibile faunistica del biotipo sottomarino autoctono locale.