MONTEPRANDONE – E’ notizia di qualche settimana fa lo stanziamento, da parte della Provincia di Ascoli Piceno, di alcuni fondi per il rifacimento delle strade, in alcuni casi rovinate anche dagli episodi di maltempo che hanno colpito il territorio nella scorsa primavera. Monteprandone in particolare è risultato tra i comuni più colpiti della zona tant’è che negli scorsi giorni avevamo parlato dell’apertura, da parte dell’amministrazione comunale, di una procedura di ricognizione dei danni subiti dai privati e dalle imprese a causa delle piogge imperversate nel territorio comunale lo scorso marzo.

La situazione infrastrutturale, a seguito dei danni riportati, non dev’essere facile. In questo senso, è notizia di oggi la denuncia di un cittadino monteprandonese, Fernando Ciarrocchi, che si dice “preoccupato per il dissesto delle strade d’accesso alla cittadina le quali si trovano in una condizione molto vicina all’impercorribilità”. 

Ciarrocchi lamenta il disagio degli automobilisti piceni,”in particolar modo quelli di Monteprandone che quotidianamente percorrono i tratti di strada provinciale sia per recarsi a San Benedetto del Tronto, passando per Ragnola, sia per raggiungere la vicina frazione di Centobuchi, via San Giacomo, sia a scendere, sia a salire” queste le parole del cittadino che, nonostante alcuni lavori di messa in sicurezza del manto stradale, in particolare nella zona adiacente all’ex discoteca “Why Not” che presentava un “macroscopico dislivello stradale”, punta il dito su un altro punto “a rischio” per gli automobilisti di zona: ovvero il tratto di strada “nei pressi del rifornimento di carburanti “Malavolta”, dove, proprio sulla provinciale che da Monteprandone va verso il Santuario di San Giacomo della Marca e Centobuchi, è presente un vistoso e pericoloso dislivello creatosi a causa delle copiose piogge dello scorso marzo che, secondo il cittadino,” hanno causato uno smottamento del terreno”. Ciarrocchi, che denuncia un “respingimento dei fondi messi a disposizione dalla Provincia”, si auspica infine una ripresa celere dei lavori per la messa in sicurezza delle arterie di collegamento alla cittadina, anche alla luce della loro alta percorribilità quotidiana.