MARTINSICURO – E’ ancora emergenza idrica a Martinsicuro. Si segnalano rubinetti a secco in diverse zone della città con disagi per cittadini e turisti che sono tornati nuovamente sul piede di guerra contro la Ruzzo Reti, società che gestisce la rete idrica nel Teramano. Grandi disagi soprattutto sul lungomare Europa dove diverse attività sono dovute ricorrere all’acquisto di autobotti per poter lavorare nella settimana clou dell’estate. In settimana il sindaco di Martinsicuro aveva diffidato con una lettera la Ruzzo intimando il ripristino delle normali condizioni di erogazione d’acqua, ma senza esito al momento.

Sul perdurare della crisi idrica sono intervenute alcune forze politiche della città. “Un caso vergognoso – si legge in una nota del gruppo Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale – La Ruzzo fa acqua da tutte le parti, gli amministratori hanno sprofondato l’azienda e scaricano le loro responsabilità sui cittadini esasperati. Sono anni che assistiamo ai proclami di ristrutturazione della Ruzzo, ma il vero risultato è stato in certi casi triplicare le tariffe senza mai risolvere, anzi aumentando, solo la carenza idrica. Se la situazione perdurerà, siamo pronti ad azioni di protesta eclatanti“.

“L’ennesima emergenza idrica – dice Massimo Vagnoni di Progetto Comune – che sta mettendo in ginocchio la nostra città non può trovare giustificazione con la sola rottura di una condotta.
E’ ormai risaputo che il problema maggiore deriva dalla non adeguatezza delle condotte che riforniscono acqua sulla costa; circostanza questa, che in caso di rottura di qualche condotta adduttrice, rende particolarmente lento il ripristino di una adeguata fornitura di acqua, anche per le nostre zone.
Evidente, quindi, come ormai non siano più procrastinabili gli interventi strutturali sulla condotta costiera che devono rappresentare la priorità della società e della Regione Abruzzo. Sul punto, andrà quindi verificato a che punto si trova la fase di realizzazione, anche a stralci, del 3° lotto del potabilizzatore così come inserito nel Piano industriale della Ruzzo reti S.p.a.

Nel frattempo però, non ci si può sottrarre da una verifica sull’efficacia dei piani di emergenza messi in atto dalla Ruzzo per gestire la criticità in corso attraverso la fornitura di acqua sul territorio con autobotti.
Non solo, ma a prescindere dall’ennesimo danno all’immagine per tutte le città interessate, andrà altresì valutata l’opportunità di avviare azioni risarcitorie a ristoro dei danni subiti da chi (singolo utente o titolare di attività commerciale), pur in regola con il versamento delle proprie quote alla Ruzzo reti S.p.a., si è visto costretto a ricorrere all’ausilio di autobotti per reperire l’acqua necessaria per garantire la continuità alle attività commerciali o semplicemente per il consumo domestico.

Su questi temi tutti i sindaci dovranno farsi quindi promotori di una azione di impulso sulla base di quanto già discusso un anno fa nel corso dell’assemblea dell’ASSI (Assemblea dei Sindaci per il Servizio Idrico) tenutasi in Provincia di Teramo. In quella sede, oltre ad una analisi delle ragioni che avevano portato all’emergenza idrica nel 2014, si discusse sia di interventi strutturali che di gestione della fase di emergenza.
A distanza di un anno, mi pare che nulla sia ancora cambiato. Urge quindi una nuova e più incisiva azione per risolvere una volta per tutte questi problemi .
Le polemiche, soprattutto a stagione in corso, non servono a nulla; ci mettiamo quindi a disposizione dell’amministrazione per concordare adeguate ed immediate iniziative da intraprendere.”