SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un nostro affezionato lettore, commentando il mio ultimo disappunto (clicca QUI) ha aggiunto riflessioni importantissime che ho ritenuto giusto evidenziare con un articolo. Punta l’accento su un argomento di grande attualità che, però, viene puntualmente eluso da politici egoisti e senza idee. L’unica eccezione dichiarata è, al momento, quella del sindaco  di Grottammare, Enrico Piergallini, altri lo dicono a voce ma ‘scappano’ quando si chiede loro una dichiarazione ufficiale. Loro smentite sarebbero graditissime.

Insomma quella Città Grande irrealizzabile perché gli attuali amministratori pubblici (normalmente interessati solo al proprio interesse e quindi alla Poltrona ma mai al bene delle comunità che gestiscono) la vedono come il diavolo, potrebbe, secondo Chomsky, avere nel gioco del calcio un volano importante per aumentare nei cittadini la consapevolezza che si può, si deve fare.

Un brand-Samb, lo chiama, come elemento aggregante del territorio. Aggiungerei anche che sta diventando riduttivo dare le colpe agli elettori “ignoranti” che, ormai è chiaro, sono vittime inconsapevoli dell’attuale sistema di informazione. Il quale con una studiata confusione riescono a confondere le idee ai più ‘deboli’. Non fosse così l’informazione locale in genere dovrebbe farsi carico di quella che non è più un’idea ma una necessità impellente, come ben spiega Chomsky

Partire con la Samb, però, si può. Leggete attentamente:

«Direttore ha ricordato un suo cavallo di battaglia, eh!? L’Accorpamento amm.vo del comprensorio di SbT.
Infatti conseguentemente aumenterebbe la consapevolezza antropologico-culturale ancor più evidente nelle successive generazioni che nel corso degli anni metabolizzerebbero una realtà sociale e sociologica per altro attuale, andando finalmente oltre anacronistici confini comunali, provinciali e…regionali.
Per giunta si sbloccherebbero fondi del patto di stabilità, razionalizzando i servizi pubblici.

La Samb diventerebbe “una testa di ariete” e il volano turistico-commerciale-affettivo della nuova città già ora… funzionale. Magari un giorno una polisportiva-educativa e non solo calcio.

Come ha ricordato più volte gli imprenditori locali anzichè pagare società per promozioni aziendali dedicherebbero le proprie risorse anche al “Brand-Samb”.

Ricordo che la Costituzione italiana nel 1948 non contemplava le nuove realtà costiere adriatiche così come sono diventate. Ad es. la popolazione di SbT era la metà di quella attuale mentre Ascoli P. più o meno era la stessa (-5mila). [Martinsicuro e Alba A. addirittura nemmeno esistevano!].

Peccato che solo le Multinazionali e la criminalità organizzata abbiano una certa visione d’insieme e utilizzino il criterio “minutaggio per bacino d’utenza”. Altro che “comune di…provincia di…regione di…”
Invece, alla gente rimane la percezione di appartenere a una realtà identitaria che è oramai troppo piccola e non reale. Abbatteremo le nostre mura mentali dando una mano elettorale ai nuovi movimenti politici?»

Grazie