SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Enrico Brignano riempie il porto. In 3000 assistono al suo “Evolushow”, viaggio comico attraverso le contraddizioni dell’evoluzione dell’uomo.

“Quest’anno festeggio trent’anni di palcoscenico – dichiara l’attore laziale – quando cominciai non avrei mai pensato di festeggiare questo traguardo. Al giorno d’oggi trent’anni non si danno a nessuno. Grazie tante, grazie a voi sono qui, innamorato di questo mestiere. Non do nulla per scontato, non è scontato che il pubblico paghi un biglietto e riempia una platea”.

Oltre due ore di spettacolo. Le uniche pause le dettano immagini suggestive proiettate su un videowall, balli in costume e canzoni, inedite e interpretate dal vivo dallo stesso Brignano, perfetto erede di Gigi Proietti che lo accolse nella sua Accademia di giovani comici.

La mimica facciale inconfondibile e la voce viva e modulata regalano ai racconti un tocco esilarante. Lo showman è supportato da cinque autori: Mario Scaletta, Massimiliano Giovanetti, Manuela D’Angelo, Luciano Federico e Riccardo Cassini.

Brignano studia le epoche, spiega come sono cambiati i metodi dell’accoppiamento: “Un tempo gli uomini andavano con le donne, ora vanno tutti con tutti. Per far colpo su una donna, il maschio deve avere le carte in regola: Carta Si, Carta Oro, Mastercard”.

C’è poi internet, che ha stravolto i rapporti umani e il dialogo tra le persone. Ci sono app di tutti i tipi, persino quelle che ti rivelano se dormi, ma lo fanno svegliandoti dal sonno. “Invece se ti vuoi accoppiare puoi cercare persone vicine a te per degli incontri al buio. L’iscrizione è a tutela della privacy: ti chiedono solo nome, cognome, indirizzo, lavoro, peso, altezza, colore degli occhi e hobby”.

Nel mirino finiscono pure i tatuaggi, sempre più numerosi sulla pelle degli italiani. “Il nostro Paese è il più tatuato d’Europa – dice Brignano – c’è gente che si tatua il nome nel linguaggio Maori. Ma se sei di Fermo…”.

DISAGI AL BOTTEGHINO La serata, all’insegna del divertimento, era però stata anticipata dai disagi al botteghino. Due le file alla biglietteria, una destinata agli accrediti e agli acquisti sul momento, l’altra per chi era già munito di tagliando. Ma l’assenza di transenne e cartelli informativi ha fatto sì che una volta arrivati al bancone le persone venissero rispedite all’altra coda. Da segnalare inoltre un guasto al computer durato una decina di minuti e la lite in prima fila tra due spettatori ai quali era stata assegnata la stessa postazione. Un episodio  sul quale Brignano ha prontamente sdrammatizzato.