SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Pronto?“. La voce di Andrea Fedeli aggredisce la cornetta con un tono netto ed essenziale, che si alterna tra considerazioni rilassate e affermazioni taglienti. Dal figlio silenzioso visto in conferenza stampa al vicepresidente sentito al telefono, sembra quasi di parlare con due persone diverse.

A che punto è la squadra? State lavorando su qualcuno in particolare?

Ci manca tutto l’attacco. Non posso (e non ho intenzione di) fare nomi, ma ci muoveremo principalmente lì.

Dalla vecchia società sono stati tesserati diversi giocatori. Come pensa di muoversi, in tal senso?

Non li conosco tutti. A Cascia attualmente ci sono 31 giocatori: troppi. C’è l’intenzione di snellire la rosa, anche per agevolare il lavoro del mister.

L’allenatore sarà Beoni, giusto? Ha fatto qualche richiesta in particolare?

L’allenatore sarà Beoni, posso confermarlo al 100%. Per l’attacco non c’è stata alcuna richiesta; al momento stiamo aspettando qualche giocatore dalla Lega Pro.

Nel caso di ripescaggio sarà da rifare tutto da capo, o pensa che la squadra sia competitiva anche tra i professionisti?

Al momento sto costruendo una squadra per la serie D, anche perché non credo ci ripescheranno. Nel caso succeda, per giocare in Lego Pro si farebbero avanti in mille: ci basterà scegliere dal mazzo.

Nel caso bisognerebbe “esodare” altri giocatori appena presi.

Sì, ma non credo ci sarebbero problemi di sorta: i giocatori sanno come vanno le cose, è il calcio.

Due esodi, nel frattempo, ci sono già stati. Com’è stato parlare con De Patre e Martone?

Non è stato piacevole. Parlare col mister e il resto dello staff – dopo che a mezzo stampa era già trapelato tutto – è stato difficile, ma sono uomini di mondo e hanno capito la situazione.

Lo staff, allenatore a parte, è ancora da definire.

Siamo ancora alla ricerca dell’allenatore in seconda e del preparatore dei portieri, mente il fisioterapista sarà confermato. Per quanto riguarda il preparatore atletico, lo porterò io da Roma.

Crede ci saranno problemi, a preparare la squadra in un solo mese?

Per prepararla non credo ci vorrà tanto, anche perché ci stiamo attrezzando per rimanere in ritiro fino a fine agosto. A livello tecnico – a parte l’attacco – manca un terzino sinistro under come si deve.

A proposito di under, durante la presentazione il presidente ha annunciato che lei si occuperà del settore giovanile. Settore che per quest’anno sarà in gestione a Noi Samb. Come pensa di lavorare, nei prossimi mesi?

Con Noi Samb sto parlando. La mia idea è quella di lasciare la gestione del settore giovanile, per quest’anno, come d’accordo. Nel frattempo ho intenzione di organizzare personalmente la scuola calcio.

L’anno prossimo scadrà il contratto, e probabilmente vorrà prendere in mano il settore giovanile. Noi Samb potrebbe entrare in società, magari con una quota di minoranza?

Dall’anno prossimo vedremo, al momento non ne ho la più pallida idea. Per quanto mi riguarda, preferisco mantenere buoni rapporti con tutti; ma mio padre non sembra intenzionato a lasciare neanche lo 0.5 % della società ad altri.

Arcipreti (ex direttore sportivo) ha recentemente affermato che la società dovrebbe liberarsi degli “pseudo tifosi-dirigenti”, con chiaro riferimento a Noi Samb. Lei che ne pensa?

I dirigenti di Noi Samb li sto conoscendo adesso, e per ora sto avendo con loro una conversazione molto civile, nella quale abbiamo riscontrato molte idee in comune. Non posso proprio prendere per buone le sue parole, né condividerle. Poi, nel calcio tutto può succedere: magari domani mi sveglio e Noi Samb mi dà una coltellata. Al momento non stiamo avendo alcun problema.

Per quanto riguarda la messa a norma dello stadio, com’è la situazione?

L’unica nostra preoccupazione è il terreno di gioco. La capienza – come la possibilità di giocare le partite in notturna – è un aspetto secondario. Il campo, però, è in condizioni pessime, e certamente non si riuscirà a mettere a posto in tempo. Possiamo lavorare quanto vogliamo, ma il tempo non si può comprare. Speriamo di risolvere prima possibile.

In conferenza stampa avete parlato anche dell’attuale penuria di campi di allenamento. Avete già individuato qualche possibilità?

Proprio oggi ho fatto un giro per i campi di allenamento limitrofi. Cercheremo di fare un lavoro più lineare possibile. Non posso fare nomi perché sinceramente non me li ricordo, ma posso dire che sono molto vicini allo stadio.

La vecchia società aveva escluso la conferma dei giocatori dello scorso anno. Anche per voi è un discorso chiuso?

Al momento siamo anche troppi, e – a parte attacco e terzino sinistro – siamo ormai a buon punto. Non conosco la situazione di tutti gli ex, ma in attacco non ci sono molte possiblità. Napolano ha già firmato col Foligno, e Tozzi Borsoi è meglio che vada a fare soldi da un’altra parte. Direi che il filo conduttore con la vecchia squadra è definitivamente interrotto.