Adelisa Ferrario, nata a Legnano (MI) nel 1938, è una della turiste più fedeli alla nostra Riviera: infatti da quando aveva solo nove anni, nel 1947, viene regolarmente in vacanza a San Benedetto del Tronto alloggiando all’hotel Sayonara.
Abbiamo deciso di incontrarla e farci raccontare i suoi 70 anni di vacanza in Riviera. Un viaggio nel passato e nei ricordi: dal viaggio in treno di 12 ore alle serate eleganti in Palazzina, guardando con stupore i cambiamenti della città, che ha però sempre saputo mantenere un’atmosfera accogliente.

Quando è venuta per la prima volta a San Benedetto del Tronto? E perché?
Nel 1947, quando avevo solo nove anni e frequentavo la quinta elementare, sono venuta con i miei genitori e i miei fratelli. È stato mio padre a portarci qui perché vi risiedeva il fornitore della sua ditta che preparava accessori per telai. Ricordo ancora benissimo il viaggio che facemmo dalla stazione centrale di Milano a qui: era metà giugno, partimmo alle 11 di sera e arrivammo alle 11 della mattina seguente alla stazione di Porto D’Ascoli. Fu un viaggio molto stancante sia perché impiegammo dodici ore, sia perché il treno era elettrico solo fino ad Ancona e per arrivare a Porto D’Ascoli dovemmo prenderne uno a carbone.

Perché torna qui da tanti anni?
Perché mi sono trovata bene fin da subito, soprattutto per l’ospitalità delle persone. Sin da giovane ho legato molto con il signor Nespeca, mio coetaneo e proprietario dell’hotel Sayonara, e abbiamo trascorso insieme tutti gli avvenimenti della vita, belli e brutti. Dal 1973, anno in cui il signor Nespeca ha preso l’albergo di San Giacomo a Monteprandone, ho alloggiato lì, per poi trasferirmi all’hotel Sayonara quando lui ha preso questo hotel, nel 1990. Mi trovo molto bene qui, ci vengo ormai da quasi settanta anni e non vedo perché dovrei cambiare.

Quanto tempo rimane di solito in vacanza?
Quest’anno credo di rimanere tutto agosto, ma da diversi anni ormai torno anche a Pasqua e a Natale. Inizialmente venivo qui con i miei genitori e i miei due fratelli, in seguito con mio marito e mio figlio, ed ora anche mio figlio continua a venire con il mio nipotino: ben quattro generazioni della mia famiglia sono venute e continuano a venire qui.

Cosa ricorda di San Benedetto negli anni della sua giovinezza?
Ogni anno sono rimasta sempre più colpita dai continui cambiamenti di questa città: ricordo benissimo che ai miei tempi non c’erano chalet e andavamo sempre al mare in tenda, che non c’era la chiesa di Cristo Re a Porto d’Ascoli e tutte le domeniche dovevamo recarci a quella più antica dell’Annunziata e che alla Palazzina Azzurra, già presente, si recavano tutte le sere donne con vestiti lunghi e preziosi e uomini in giacca e cravatta: noi bambini ne rimanevamo sempre affascinati.

Cosa le piace di San Benedetto? Qualche critica o consiglio per il futuro?
Mi piace molto il lungomare nuovo con tutte le palme e le oasi, il porto, il molo, la spiaggia molto pulita ma anche l’atmosfera che c’è qui: è un posto ben diverso da altre località turistiche come Rimini e Riccione, a mio parere molto più tranquillo, controllato e a misura d’uomo. L’unica critica che mi viene in mente riguarda l’aumento del prezzo dei parcheggi; penso sia davvero eccessivo 7,50 euro al giorno.

Cosa consiglierebbe ad un turista della nostra città?
In realtà mi è capitato spesso, anche qui in hotel, di parlare con turisti appena arrivati. So che ci sono molte alternative per turisti di tutte le età, dal mare alle discoteche, dalle sagre alle serate in centro molto popolate come lo è stata la notte di mezza estate qualche giorno fa, e le consiglio vivamente a coloro che vengono per la prima volta in questa bella città.