Lega Pro? Questa sì che è una bella notizia: secondo “tuttomercatoweb” la Samb sarebbe tra la quarta e la sesta posizione nella classifica dei ripescaggi. Se il numero di posti liberi è 8, facili sono le deduzioni.

Mentre andate a leggervi il testo integrale io proseguo con alcune mie considerazioni che aggiornerò di volta in volta.

Come potete notare le cose importanti per i nostri colori sono tre. La prima perchè facciamo parte delle tre società che hanno ispirato una mano felice. Visto come sono andate le cose fino a ieri sembra che il mondo si stia capovolgendo.

La seconda è che Seregno, Pordenone, e Albinoleffe hanno fatto la domanda perfetta, sono le tre società che hanno seguito il mio ragionamente dei giorni scorsi: meglio pagare 500 mila subito e avere la promozione assicurata invece di perdere altro tempo tra i dilettanti. Avranno diritto quasi certamente al ripescaggio e probabilmente senza versare il mezzo milione di euro grazie al ricorso di  Samb, Forlì e Gubbio e in particolare alla ‘mente illuminata’ che gliel’ha suggerito.

Una mente che sarebbe addirittura illuminatissima se risultasse reale la graduatoria secondo la quale Samb, Gubbio e Forlì sarebbero in quarta, quinta, sesta posizione perché hanno fatto ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport. Voglio sottolineare ancora che per la Samb sarebbe la prima volta in assoluto. E aggiungo meritatissima per le tante sofferenze subite negli anni dai suoi appassionati tifosi. Al settimo e ottavo posto Monopoli e Viterbese (per Moneti la soddisfazione sarebbe doppia).

Ho messo nel titolo che la Lega pro non è più una chimera e lo confermo: infatti, nessuna illusione per il momento se non la constatazione che il prossimo derby del Piceno si sta giocando nelle aule dei tribunali. Non ho nulla contro il Teramo anzi mi sta simpatico ma il mio augurio è solo quello che trionfi la giustizia qualunque essa sia. Sia per l’Ascoli che per Samb e Teramo. L’auspicio è quello di ritrovarsi insieme fra due o tre anni in quella serie cadetta che per noi resta la giusta collocazione, per gli abruzzesi una conquista che meriterebbero non avendovi mai giocato, per l’Ascoli la categoria che è stata spesso base di lancio per quella serie A che è stata per anni la sua platea.

Se il miracolo avverrà sarà necessario però che tutto il popolo sportivo sambenedettese faccia un bell’esame di coscienza, ricompattandosi per riscoprire quei valori e quel coraggio di pescatori indomiti e di illuminati pionieri nel turismo che ci ha resi famosi in tutta la penisola. Il primo passo però, con trasparenza e massima condivisione, dovrà farlo colui che ha nelle mani il potere assoluto della società rossoblu, Gianni Moneti. Noi siamo disponibili per fare la nostra parte e favorire un processo indispensabile per la definitiva rinascita che non passa solo per la Samb, squadra di calcio  ma per le tante altre attività rivierasche oggi in stato di imminente default. Auguri.