SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Myrodias come Fidia verrebbe da dire, col rischio di scomodare, per mere ragioni di provenienza, il grande scultore greco del V secolo A.c.. La vittoria di Antonis Myrodias al concorso di scultura indetto dal “Museo Pietraia dei Poeti” è però la conferma di come la Grecia sia ancora in grado, pur tenendo bene a mente la portata dell’evento, di portare ancora il testimone di un’arte che ha contribuito a renderla il paese-culla della cultura mondiale.

Antonis Myrodias, ateniese come Fidia, classe 1963 vince così il 2° Concorso “Museo Pietraia dei Poeti” mettendosi alle spalle l’italiano Gianluca Lampione e l’argentino Maxs Felinfer rispettivamente giunti secondo e terzo al “contest” di scultura indetto dal museo. L’opera presentata dall’artista ellenico si chiama laconicamente “Polis” e, come suggerisce il nome e la descrizione fatta dall’artista stesso, è “una composizione simbolica, geometrica e astratta che fa riferimento alla funzione della città. La parte “semi chiusa” è il cuore e l’anima della città, le relazioni che portano le persone a stare insieme e danno loro il senso di appartenenza; questo è il campo del dialogo, comunicazione e mutua conoscenza, mentre “la parte aperta” implica lo spirito della città che si riflette e disperde nelle differenti direzioni”.

Le tre opere finaliste, che hanno fruttato ai vincitori premi per 1000, 500 e 500 euro, si ricorda che saranno esposte presso la sala consiliare del municipio di Monteprandone, dal 1 al 30 agosto (gli orari di apertura sono: dal 1 al 16 agosto dalle 20.00 alle 23.00 – dal 17 al 30 agosto dalle 20.00 alle 23.00) mentre l’opera vincitrice, “Polis”, resterà di proprietà dello stesso comune di Monteprandone.