GROTTAMMARE – “Un thè in tenda” per dare il benvenuto ai  bambini Saharawi ospiti della Città di Grottammare.

Il tradizionale appuntamento che apre il soggiorno sanitario di 16 bambini provenienti dalle tendopoli saharawi di Tindouf è in programma sabato 25 luglio, alle ore 21.30, in piazza Fazzini e prevede intrattenimento multiculturale con degustazioni di thè, realizzazione di tatuaggi all’hennè, spettacolo di giocoleria offerto dagli artisti di strada del Ferrando Show.

Un “Thé in tenda” è uno degli eventi ideati dalla Consulta per la fratellanza tra i popoli per condividere con cittadini e turisti un’esperienza di solidarietà che l’amministrazione comunale di  Grottammare  porta avanti dal 1999, confermando di anno in anno il Patto di amicizia che lega la Città al Popolo Saharawi, con l’obiettivo di sostenerlo nella lotta all’autodeterminazione.

Il soggiorno dei 16 piccoli Saharawi è iniziato i primi giorni di luglio e terminerà a fine agosto. Per qualcuno, però, potrebbe protrarsi ancora, nel caso che le cure stabilite in questo periodo siano impossibili da praticare negli ospedali da campo allestiti nel deserto del Sahara algerino, dove il Popolo Saharawi vive profugo da quasi 40 anni.

Il gruppo, infatti, è composto da bambini affetti da varie e gravi patologie di natura psichica e fisica. Sono seguiti e assistiti dall’associazione Rio De Oro onlus, braccio operativo del progetto per conto del comune di Grottammare, che si avvale di giovani volontari dei campi di volontariato internazionale (ragazzi provenienti da Francia, Spagna, Corea del Sud, Cina, Germania e Russia) e da una rete sanitaria di medici e operatori specializzati.

La partecipazione agli eventi di “Un thè in tenda” è gratuita. Eventuali offerte saranno impegnate per sostenere  il programma di cure e assistenza sanitaria, ad integrazione dei fondi raccolti in occasione della cena di solidarietà “Insieme per il saharawi”, che si tiene in primavera (raccolti 4222 euro), e alla campagna “Sorrisi nel deserto” abbinata all’imminente Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!”.