LECCE – A proposito del contestato incarico di Primario del reparto di cardiologia del Madonna del Soccorso è finalmente giunta la replica a quanto inviatoci quattro giorni fa dall’avvocato del candidato dottor Mauro Persico. Il mittente è l’avvocato  Vincenzo Parato in qualità di legale del candidato al primariato, Vito Maurizio Parato. Come per le spiegazioni dell’avvocato Giusti, legale di Persico, pubblichiamo integralmente le ragioni per le quali la graduatoria più giusta sarebbe quella che vede in testa il dottor Parato.
Non entriamo nel merito della ‘discussione’ ma non possiamo esimerci dal rilevare due stranezze che chiaramente nulla contano su quello che sarà il risultato del contenzioso: la frase “l’avv.Giusti è il cognato della dott.ssa Giulietta Capocasa attuale direttore dell’Area Vasta n.5, per cui l’accusa di  indebita  intrusione politica va rispedita al mittente…” è perlomeno curiosa e non perché l’avvocato Parato pare che sia il fratello del cardiologo. Che c’entra? L’intrusione politica è, invece, indebita perché avvenuta prima, senza le sue formali e attuali valutazioni. Sarebbe stata debita dopo la conclusione della vicenda perché ritenuta formalmente ingiusta. Allora sì che non sarebbe stata indebita al di là delle ragioni e dei torti.
Come per l’avv. Giusti pubblichiamo in formato Pdf la documentazione inviataci dal legate del dottor Parato.
 Ecco la nota dell’avvocato Vincenzo Parato
“Il dott. Vito Maurizio Parato mi ha conferito mandato di replicare all’articolo pubblicato su “Riviera oggi” del 20.7.2015 allegando copia della missiva inviata nei giorni scorsi all’ASUR Marche con la quale si contesta e si impugna il contenuto dell’atto di diffida sottoscritto dall’avv.Giusti per conto del dott.Mauro Persico e dalla quale si evince la pretestuosità e l’infondatezza giuridica della tesi avversa. Ed invero, la valutazione dei curricula a firma del capo dipartimento, dott. Paolo Fermani,  era stata  furbescamente orientata allo scopo di far conferire l’incarico de quo al dott.Persico, tant’è che il punteggio assegnato a quest’ultimo per l’attività di servizio è vistosamente “gonfiato”, in violazione delle  norme regolamentari interne e in danno del dott. Parato, nei confronti del quale viceversa era stata dolosamente omessa la valutazione di svariati titoli culturali , accademici  e di management sanitario  che  invece si sono rivelati determinanti ai fini del conferimento dell’incarico da parte del direttore dott. Massimo Del Moro.
Ed infatti è grazie  al comportamento onesto ed irreprensibile del dott. Del Moro che si è giunti alla nomina del dott. Parato.
Peraltro tale nomina non è mai stata formalmente contestata ed impugnata dinanzi alle sedi competenti da parte del dott. Persico, salvo poi far recapitare l’atto di diffida il 30.6.2015 e cioè il giorno prima di quello in cui si doveva deliberare la proroga dell’incarico nei confronti del mio assistito, alla quale diffida è poi seguita quella della Direzione Generale ASUR, controfirmata dal direttore amministrativo dott.Giulietta Capocasa, con cui si ordinava al direttore Del Moro di non disporre la proroga, stante la fondatezza delle doglianze del Persico.
Allo scopo di meglio comprendere la vicenda de qua occorre precisare che l’avv.Giusti è il cognato della dott.ssa Giulietta Capocasa attuale direttore dell’Area Vasta n.5, per cui l’accusa di  indebita  intrusione politica va rispedita al mittente. Va infine manifestata tutta la nostra disapprovazione nei confronti di un  dirigente del S.S.N. , il Persico, che ha deciso di anteporre  le proprie velleitarie ambizioni carrieristiche (peraltro alla vigilia del pensionamento) al sacrosanto diritto alla salute dei cittadini.
Cordiali saluti. Avv.Vincenzo Parato”