SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “L’Asur non ha ritenuto di concedere neppure una deroga temporanea per l’apertura della vasca esterna a causa degli interventi indispensabili per i quali è prevedibile una spesa di circa 400 mila euro”. Lo dice il Comune di San Benedetto rispondendo all’interrogazione di Forza Italia relativa alla situazione della piscina olimpionica, inagibile ormai da tre anni.

Fra i vari lavori necessari si segnalano l’adeguamento della pendenza della vasca e dell’impianto idrico a servizio della piscina. “L’amministrazione – prosegue l’ente – è pertanto impegnata nella ricerca delle necessarie disponibilità finanziarie compatibili con le esigenze e problematiche del bilancio comunale”.

Il vicesindaco Eldo Fanini ha sottolineato come, in ogni caso, l’impianto natatorio abbia subito “profonde ristrutturazioni”, con l’ultimo intervento risalente ad un anno e mezzo fa: “Complessivamente sono stati spesi oltre 700 mila euro per il risanamento igienico sanitario della struttura, il suo adeguamento alla normativa antincendio, il rifacimento di tutti gli spogliatoi comprese la linea docce e i servizi igienici, sia per gli utenti sia per il personale, la realizzazione di un nuovo locale adibito a Pronto Soccorso con accesso diretto dalla vasca interna, è stata montata una scala esterna per creare una seconda via di esodo del pubblico, una interna per collegare il piano terra e il primo piano, sono stati adeguati gli infissi, l’impianto antincendio, rifatti gli impianti idrici, elettrici e di climatizzazione per il pronto soccorso, creato un ascensore per salire al primo piano nella zona adibita al pubblico”. Poi annuncia: “L’amministrazione comunale, in una delle ultime riunioni con quella Provinciale che si è resa disponibile a reperire le risorse per la ristrutturazione della vasca esterna, si è impegnata a trovare soluzioni che permettano la fruizione dell’impianto da parte degli studenti degli istituti superiori cittadini. Pertanto, in accordo con il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, convocheremo una riunione nel mese di settembre a cui saranno invitate le società sportive e i referenti del costituendo comitato pro-piscina, allo scopo di fare chiarezza su risorse economiche e disponibilità alla ristrutturazione della vasca esterna”.

Va tuttavia puntualizzato che le proteste degli utenti della piscina fanno soprattutto riferimento alle promesse non mantenute dal sindaco (che a gennaio aveva celebrato la firma del protocollo d’intesa con Palazzo San Filippo) e al mancato coinvolgimento delle associazioni a tavoli di confronto.

“Se non si vuole correre il rischio di non riaprirla neanche il 1 giugno 2016, bisogna attivarsi da subito”, obietta Pasqualino Piunti. “San Benedetto non può permettersi di avere una struttura che costa alla collettività 300 mila euro l’anno a mezzo servizio. Tanti ragazzi e le loro famiglie sono costretti ad emigrare a Pescara per gli allenamenti, mentre dovrebbe essere il contrario”.