
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se non è un mistero, poco ci manca. “Que Rico”, il Festival della tradizione argentina che da due estati si svolgeva all’ex galoppatoio, non è stato inserito nell’edizione 2015 di ScenAperta.
La notizia ha colto di sorpresa gli organizzatori, che avevano protocollato la richiesta per l’occupazione del suolo pubblico lo scorso ottobre, senza però ottenere alcuna replica dal Municipio.
La conferma dell’annullamento della manifestazione è arrivata solo durante la presentazione del cartellone estivo, con il sindaco Gaspari che ha reso nota la nuova linea dell’amministrazione: “Abbiamo limitato l’uso indiscriminato dell’ex galoppatoio cercando di ridurre gli appuntamenti, alzando la qualità e tenendo anche conto delle esigenze dei ristoratori”.
Dura la reazione dell’ex tecnico della Samb Hector Alberto Ortega, tra i promotori dell’iniziativa: “Abbiamo saputo tutto dalla stampa, nessuno ci ha avvertito. Siamo offesi da certe dichiarazioni, la nostra offerta è stata sempre di altissima qualità, ricevendo persino i complimenti dell’Ambasciata Argentina in Italia. La nostra non è una sagra, bensì un festival, dove il cibo è accompagnato da musica e balli tipici sudamericani”.
Organizzato in collaborazione con l’Asociacion Cultural Argentina e la stessa Ambasciata, il Festival si poneva l’obiettivo di disegnare in Riviera un piccolo angolo di Argentina (meta di numerosi migranti all’inizio del diciannovesimo secolo) e di rafforzare un legame con quel popolo che è sempre stato speciale. Non a caso, San Benedetto è gemellata da anni con Mar del Plata, dove è forte la presenza della comunità marchigiana.
Sull’argomento si è espresso l’ex assessore Fabio Urbinati, che nel 2013 fu tra i principali sponsor dell’evento: “Credo che si farà. Non è sul calendario, ma la domanda è stata fatta. Non si può rinunciare a una festa che caratterizza una comunità nutritissima in città e che ha dato tanto alla nostra realtà. E’ sbagliato rinunciare a un Festival importante che in due edizioni ha avuto successo ed è stato premiato con un riconoscimento ufficiale dell’Ambasciata”.
“Que Rico” si sarebbe dovuto svolgere dal 1° al 10 agosto. L’anno scorso prese il via in concomitanza con la Notte di Mezza Estate.
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Un festival sempre di grande attrattiva perché non rifarlo? Si vede che al festival qualcuno non magnava bene…. La carne..
Gli eventi che vanno e che riscuotono successo non servono alla cittadinanza! Per noi solo musical e altri piccoli eventi “insipidi”
Nel cartellone estivo quelli che non mancano mai sono gli eventi di una certa indiscutibile matrice politica . infatti c’è chi è sempre confermatissimo e si porta via anche un cospiquo finanziamento.
Colpito al centro! I soliti che ci “magnano” sono sempre confermatissimi!
Vorrei chiedere al neo consigliere regionale il senso di questa risposta: “Credo che si farà. Non è sul calendario, ma la domanda è stata fatta”, quando lui stesso su una domanda già accettata per anni dall’Amministrazione comunale lui non solo non ha detto la stessa cosa (oltretutto era interessato direttamente) ma ha, addirittura (a servizio già effettuato e a rinvio più volte del pagamento della fattura) negato il rapporto continuo che c’era stato con i rappresentanti della la società richiedente il pagamento. Adesso basta aver fatto la domanda per poter vantare un pizzico di diritto e/o speranza. Che ipocrisia.
Secondo me hanno fatto bene a tagliare questa manifestazione. Era poco più che una sagra.
Un appuntamento che aveva avuto successo, originale, con risvolti culturali e ampissimo margine di crescita e che segnava anche un momento identitario importante per una realtà che questo comune sembrava tenere in grande considerazione anche in virtù di un gemellaggio con Mar del Plata (c’è ancora??).
Qualsiasi logica ci sia dietro questa scelta la trovo sbagliata e capisco perché gli organizzatori si siano sentiti offesi da certe dichiarazioni.