
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovanni Gaspari dichiara guerra a un manifesto. Precisamente a quello di un night club di prossima apertura in città che, a detta del sindaco, “è altamente offensivo non solo per le donne ma per l’intera società”.
Il cartello annuncia “nuovi arrivi”, riferendosi come detto ad un locale notturno. Ed è proprio questo accostamento ad indignare Gaspari sulla propria pagina Facebook: “Dal punto di vista strettamente amministrativo, ho dato già disposizione affinché questo materiale, abusivamente installato, venga rimosso quanto prima”.
Prosegue il sindaco: “Al primo sguardo superficiale sembra essere la pubblicità di un negozio di abbigliamento. Soffermandosi più attentamente si capisce purtroppo che non si tratta di un negozio e la quella locuzione non si riferisce a capi di abbigliamento. Anni di battaglie, sacrifici e conquiste sociali sono spazzati via da una frase che paragona le persone a oggetti di moda: tutto ciò non può essere francamente tollerato, nel rispetto della dignità di ogni essere umano. Mi auguro però che questa presa di posizione sia condivisa attraverso una pubblica indignazione: perché se svolgere certe attività non è vietato dalla legge, è sicuramente inaccettabile promuoverle in questo modo umiliante e repellente”.
Precedentemente, il primo cittadino aveva ricordato come “la crescita e l’affermazione dei movimenti femministi, le battaglie fatte dalle donne e dagli uomini in questi decenni, hanno reso la società italiana meno misogina e maschilista, più aperta. Lo spirito di quelle battaglie si è un po’ affievolito, l’Italia deve fare ancora tanta strada nel campo dell’affermazione dei diritti civili”.
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non mi sembra una notizia così importante il fatto che il primo cittadino legga i cartelloni dei night club e li commenti su facebook,
Vorrei segnalare che nell’ultimo mese i temi di punta discussi dai politici in città sono stati la REGOLARITA’ DI UN CONCORSO INDETTO DA UNA DITTA DI BIRRA, l’ABBATTIMENTO DI PINI PERICOLANTI e il CARTELLO DI UN NIGHT CLUB. Come tutti sanno, a rendere giusto/sbagliato, felice/inopportuno un atto in un determinato momento è il contesto circostante. In questo caso, stiamo parlando del lancio di un night club e l’approccio ironico e magari azzardato si rifà strettamente al prodotto sponsorizzato. “Nuovi Arrivi” paragona le persone a oggetti di moda? Allora rivediamo anche le terminologie del calciomercato estivo! L’unica notizia rilevante è che… Leggi il resto »
“Dichiara guerra a un manifesto” mi sembra un’espressione davvero fuori luogo, esagerata e fuorviante. Gaspari ha scritto solo che farà rimuovere il cartellone perché è offensivo per le donne che vengono, ancora una volta, paragonate a oggetti (ed ha pienamente ragione, dato che “nuovi arrivi” si usa di solito per indicare l’arrivo di nuova merce nei negozi). Poi non capisco “lungo attacco”… Ma lungo rispetto a cosa? Qual è il metro di misura? Un giornalista dovrebbe cercare di riportare le notizia in maniera più neutra possibile. Questo articolo è un chiaro esempio di manipolazione dell’informazione in cui si vuol far… Leggi il resto »
I consigli sono sempre bene accetti e la ringrazio.
Detto ciò, non capisco le sue contestazioni. Ho scritto: “Giovanni Gaspari dichiara guerra a un manifesto. Precisamente a quello di un night club di prossima apertura”. Ed è esattamente quello che è accaduto.
Non si critica il night in quanto tale, ma come il night ha deciso di promuoversi al pubblico. Quindi la “guerra” è al manifesto.
Riguardo alla lunghezza, non vedo riferimenti nel mio articolo. Tuttavia, qualora ce ne fossero stati non sarebbero stati errati, visto che abbiamo tagliato il 50% dell’intervento del primo cittadino sulla sua bacheca Facebook.
Io le contesto di far trasparire le sue opinioni in un post che viene spacciato per articolo giornalistico, attraverso le metafore e le espressioni tendenziose. “Dichiarare guerra” è una metafora molto forte che non corrisponde alla realtà dei fatti. E’ una rilettura che tende a esagerare quanto è davvero accaduto. Manifestare il proprio dissenso e chiedere civilmente la rimozione di un cartello che tra l’altro è pure abusivo, non può essere reso con la metafora “dichiarare guerra” perché in questo modo si induce il lettore a pensare che ci sia stato un accanimento particolare contro il suddetto cartello, cosa che… Leggi il resto »
Un commento il suo lungo e un po’ confuso. Specialmente quando conclude dicendo una cosa falsa: che il gesto di Gaspari è stato disprezzato e ridicolizzato. Magari ha letto un altro giornale.
Preciso: nel link di condivisione su facebook del suo articolo, si legge “lungo attacco del sindaco su facebook (ecc.)” Probabilmente lei ha poi deciso di eliminare il “lungo” ma nelle condivisioni di facebook si legge ancora così.
Ok
Facciamo finta di non vedere che le edicole spesso espongono giornalini con la stessa scritta ma molto più
esplicita essendo il giornalino corredato di foto della ‘merce’ in offerta? Perché dunque non rimuoviamo
quanto esposto?
Pensasse piuttosto a prendere provvedimenti per tutti i problemi che la città deve subire perché la sua amministrazione è del tutto incapace di risolverli! Prendi l’invasione dei vu cumprà all’isola pedonale a nelle spiagge CON TANTO DI CARRETTI, ESPOSITORI A RUOTE E BANCHETTI FISSI, del tutto abusivamente e senza che questo signore muovi un dito! Non riesce a vedere la trave…
Questo sindaco lascia veramente perplessi.Si preoccupa di cose insignificanti sperando di dimostrare un certo attivismo…tanto per essere chiari sta dietro alle sciocchezze invece di occuparsi di cose serie che sono sotto gli occhi di tutti e di cui non si accorge.Dovrebbe riflettere sul fatto che è considerato il peggior sindaco di tutti i tempi!! Complimenti e continua cosi’.
mi scusi ma adesso mi devo sorbire le morali fatte da un Sindaco Condannato per danno erariale? Suvvia, potrebbe sempre dare il buon esempio dimettendosi, ma a quanto pare…