CIVITANOVA MARCHE (MACERATA)-Dopo una settimana di continui tira e molla, soprattutto a causa di questioni burocratiche, è arrivato il giorno della sentenza: il tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della Civitanovese calcio 1919.
Dunque nessuna sorpresa è arrivata dal palazzo di giustizia di Macerata, che ha messo la parola fine ad una vicenda che si è protratta per diversi mesi, nonostante le continue dichiarazioni illusorie del patron Luciano Patitucci.
Sono 4 le aziende creditrici che hanno portato la Civitanovese in tribunale.
Ora la società rossoblu dopo 96 anni di storia, è nelle mani del curatore fallimentare al quale gli eventuali imprenditori interessati all’acquisto dovranno rivolgersi il prima possibile per evitare le lungaggini di un’asta giudiziaria che metterebbe a rischio la partecipazione della squadra al prossimo campionato, qualunque sia la categoria.

Proprio il lato sportivo è quello che interessa maggiormente l’intera tifoseria rossoblu. Visto il breve tempo a disposizione, appare assai difficile la possibilità che la Civitanovese resti in Serie D (dove ha passato precisamente nel Girone F le ultime 6 stagioni consecutive dopo il ripescaggio dell’estate 2009) mentre l’ipotesi più probabile, se qualcuno rileverà la società, appare una ripartenza dalla Promozione Marche (come accadde nella stagione 2002/03).
Ma nel lungo elenco di incontri e trattative potrebbe aprirsi un’altra via, con il salvagente che potrebbe essere lanciato dalla nuova Folgore Veregra (nata dalla fusione tra Folgore Falerone Montegranaro, neopromossa in Serie D ed il Veregra calcio, squadra di Montegranaro che militava in 3a Categoria).
Il Patron della già citata Folgore Veregra (ex Folgore Falerone Montegranaro) Luciano Bartolini ha già sondato il terreno per disputare le gare interne del prossimo campionato al Polisportivo di Civitanova (anzichè al La Croce di Montegranaro), con la squadra che potrebbe essere affidata all’ex tecnico di Tolentino e Grottammare Luigi Zaini che sostituirebbe Ruben Dario Bolzan che guiderà il Castelfidardo.

Potrebbe essere questo il primo passo verso una possibile fusione o comunque cambio di denominazione a partire dalla stagione 2016/2017, con il ritorno del nome Civitanovese calcio nell’elenco delle iscritte al campionato. Per ora si tratta soltanto di ipotesi.
L’unica certezza per ora è che la gestione Patinucci ha interrotto nel peggiore dei modi la lunga storia calcistica della Civitanovese.

Ricordiamo che la Civitanovese calcio che ha chiuso il campionato di Serie D Girone F 2014/15 al 6° posto (a pari punti col Chieti), sfiorando i Play Off (e durante il torneo prima che venissero fuori i problemi societari aveva sfiorato per ben 2 volte l’aggancio in vetta alla Maceratese ), nei suoi 96 anni (fondata nel 1919) di rispettabile ed onorata storia ha toccato il suo apice nella stagione 1960/61 quando giunse 1a nel Girone E di Serie D approdando per la prima volta in Serie C (allora come oggi unica e non divisa tra C1 e C2; dove rimase fino alla stagione 1962/63) ed in quella 1980/81 quando giunse 2a nel Girone B di Serie C2 davanti alla Maceratese (3a) ottenendo la promozione in C1 dove rimase fino alla stagione 1983/84. Mentre in C2 è rimasta poi fino alla stagione 1993/94.
Poi il declino (culminato alla fine della stagione 2001/02 con la mancata iscrizione in Serie D per problemi finanziari e la ripartenza dalla Promozione Marche Girone B) e la lenta risalita fino alla stagione 2008/09 quando la squadra rossoblu giunse 2a in Eccellenza Marche e perse una delle 7 finali dei Play Off Nazionali ma poi in estate venne ripescata a completamento degli organici in Serie D dove è rimasta fino a questa stagione da poco conclusa lottando spesso negli anni per le prime posizioni. Per arrivare quindi all’epilogo amaro già descritto (sopra) in questa estate 2015.