
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Arrabbiati per i disagi, ma soprattutto per le continue promesse mai mantenute. La Cogese alza la voce contro il Comune per l’inagibilità della piscina esterna giunta al terzo anno consecutivo
“Con le attività formative di corsi di nuoto e Acquagym finanziamo le attività agonistiche – dice il presidente Fabio Eleuteri – se va in crisi la prima voce, di conseguenza ne risente la seconda. I problemi invadono l’intero territorio. Senza la vasca di 50 metri i ragazzi sono costretti ad emigrare a Pescara e pure il turismo sportivo è penalizzato”.
La Cogese, che quest’anno festeggia i trent’anni di vita, è offesa dall’atteggiamento del sindaco Gaspari: “Nel 2012-2013 cominciammo a sollecitare l’amministrazione e fummo rassicurati”. Fino allo scorso dicembre, quando il primo cittadino annunciò la firma del protocollo d’intesa con la Provincia: “Oggi siamo al punto di partenza. L’imbarazzo maggiore è l’assenza di dialogo, abbiamo le informazioni grazie alla stampa, nessuno si degna di incontrarci e contattarci”.
Il sindaco nei giorni scorsi avrebbe proposto alle associazioni sportive che fruiscono della piscina comunale di dividere gli oneri. Esternazioni che hanno ulteriormente indispettito gli utenti: “Siamo basiti – prosegue – Eleuteri – davanti alle difficoltà scaricano le responsabilità su di noi, chiedendoci di tirar fuori i soldi. Tutto si può fare, ma si poteva creare un tavolo per discuterne e ragionare. Uno deve assumersi le responsabilità di quello che dice, invece di fare solo annunci”.
E a proposito di investimenti, la Cogese mette mano alla calcolatrice: “Nel 2009 ci è stato aumentato il costo per la concessione degli spazi acqua del 21%. Nel 2012 abbiamo subìto un secondo aumento del 30%. Da 115 mila euro che spendevamo un tempo siamo arrivati a 170 mila. Una cifra che può farci collassare, sono tre stagioni che non chiudiamo in pareggio. Sentire affermare che dovremmo compartecipare è offensivo. I contributi li stiamo già dando. Da dieci anni ascoltiamo promesse su nuovi impianti natatori, quando sarebbe bastato potenziare e ristrutturare l’esistente. A voler fare le cose in grande, i risultati sono questi. Il nuoto è fondamentale per la vita, soprattutto in una località di mare”.
Il problema prioritario della vasca da 50 metri della Primo Gregori è legato alle misure di sicurezza del bacino, da rialzare dai 3 metri attuali ad 1 e 80. Ma tra tanti problemi, la Cogese ne approfitta anche per un elogio: “A San Benedetto l’acqua della piscina è pulitissima, è difficile trovare di meglio in tutta Italia. Un plauso va a chi si occupa della pulizia”.
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Piscina 50mt fuori norma per questione di centimetri, pista di pattinaggio non a norma per questione di centimetri (così come la pista di hockey interna), palazzetto dello sport non a norma per gare di volley o basket di alto livello…ma secondo gli amministratori degli ultimi 10 anni San Benedetto del Tronto è stata amministrata bene: “continuiamo così, facciamoci i’mmale! (cit. Nuti)”
Lo volete capire che voi non avete santi (o compagnucci) nel Paradiso comunale? Non portare voti!
Se avevate un amministratore amico in comune vedevate che la vostra società riceveva contributi e attenzione come la Società Torrione (grosso aiuto per campo sportivo in erba sintetica) o la Società Agraria (Palazzetto,campo in erba naturale e sintetico, addirittura tensostruttura della ginnastica!)
Che ci volete fare,c’è chi spinge e chi lo…prende lì!
Il riferimento al sottoscritto e alla Samb è molto infantile.
Piu’ che infantile lo definirei realistico. Continuo a vedere nuovi articoli sulla questione Samb (tra l’altro le tematiche e i problemi si ripetono ogni anno nella stessa identica maniera, sarà mica un caso?). Io credo che non si debba avere una visione “calciocentrica” ma che bisogna prendere atto che esistono altri sport in questa citta’ che grazie agli impianti e grazie alla passione di determinate persone sono in grado di ospitare eventi che non richiamano solo il “tifo” locale ma anche gente da fuori.
Impiamti? Insomma. Impianti.
Purtroppo è una causa persa caro Fabio. Per 2 dilettanti che giocano male a pallone si ribalta il mondo, si mobilita l’intero paesotto in cui viviamo. Per gli altri sport nemmeno le briciole. Peraltro turisticamente parlando la piscina può rendere molto più del Riviera, può ospitare campionati regionali, meeting nazionali di più giorni, pallanuoto, raduni collegiali. Oltre ad essere una risorsa davvero utile per i cittadini non soltanto di San Benedetto ma dell’intero comprensorio, con i corsi di nuoto, immersione, di salvataggio, le palestre. Tutti i ragazzi delle società di Ascoli (e di Fermo, Sant’Elpidio, ecc), per esempio, verrebbero ad… Leggi il resto »
Stia attento/a a parlare così dei “2 dilettanti che giocano male a pallone”, qualcuno pensa davvero che la Samb possa essere il motore trainante di questa citta’
La verità bisogna dirla tutta… il comune di sbt con i soldi delle società sportive non ci paga neanche i costi energetici e dell’acqua perché nonostante gli aumenti i costi sono comunque molto modesti. In tutta Italia le piscine comunali sono ormai gestite da società sportive che tengono aperti gli impianti senza che il comune ci metta un euro. Qui a sbt invece siamo fermi al modello anni ’80 che costa una marea di soldi alla comunita senza alcun beneficio in termini tariffari per gli utenti!!! Fatevi due conti. Una corsia costa 25 euro alle società. In una corsia possono… Leggi il resto »
Numeri dati senza criterio …