SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel pomeriggio del 26 giugno si è tenuta una conferenza nella sala stampa dello stadio “Riviera delle Palme” presieduta dal presidente Gianni Moneti e dall’avvocato Ascani. E’ stata rifiutata l’offerta degli imprenditori rivieraschi.

Moneti: Voglio fare chiarezza dopo questo periodo abbastanza confuso. A stagione finita il mio socio Bucci ha voluto abbandonare quest’avventura. Mi sono mosso subito per trovare un’alternativa. Dicono che vado sempre fuori città a trovare soldi. Semplicemente perché qui non ce ne sono. Mi meriterei una medaglia e non dovrei passare, invece, come pezzente. La mia idea di calcio la sapete già. L’unione, la vera unione, aiuterebbe. Bisognerebbe farsi meno del male. La mia idea è l’unione di tante persone e risorse. Con imprenditori locali sarebbe perfetto. Purtroppo non li ho trovati e sto cercando fuori città. Noi Samb mi ha chiesto di aspettare. Volevano trovare una formula per entrare in società. Ho dato la mia disponibilità e ho aspettato. L’avvocato Gaetani è subentrato e si è presentato con una cordata d’imprenditori. Mi è stato chiesto di andare all’incontro con queste persone che volevano rilevare la squadra al 100% Ho dato la mia disponibilità e mi è stato chiesto di aspettare. C’eravamo chiariti con Noi Samb, c’eravamo ‘abbracciati’. Avevamo deciso di mettere una riga sopra ai pettegolezzi fatti sulla mia persona e di muoverci per il bene della Samb. Poi ci siamo visti tutti insieme con Bucci presente. Abbiamo chiesto loro cosa volessero. All’inizio il 50%, poi il 30%, nuovamente il 50% e altre percentuali. Ero disponibile a una loro entrata. Però non condividevo il fatto di mettere su una campagna fondi da parte dei tifosi perché questi ultimi già mettono i soldi con gli abbonamenti e in altri ambiti. Questa è una mia opinione. Io ho proposto di dividere in quote. Poiché l’associazione è composta da imprenditori. Mi è stato detto di rimanere a fare il presidente perché ero di Viterbo e non di San Benedetto del Tronto, non volevano gente sotto casa. Mi hanno detto di pensare alla gestione sportiva. Inoltre mi hanno detto che io conoscevo già i loro pregi e difetti, sarebbe stato complicato instaurare un altro rapporto con un’altra persona. Il giorno dopo leggo che tutti erano entusiasti di questo incontro. Poi leggo in seguito ‘rifiutata la proposta di Moneti perché voleva i soldi’. Ciò mi ha dato fastidio. E’ cambiata la bandiera e Noi Samb si è alleata con l’avvocato Gaetani e mi si è proposto di andare a questo incontro. Dato che non sono di San Benedetto e dico bugie (detto in maniera ironica) ho contattato l’avvocato Ascani e ho mandato lui. Mi ha riferito della proposta e l’ho giudicata irricevibile nei tempi e nei modi. La trattativa è stata interrotta. Finisce qui. Però le porte rimangono aperte. Dissotterro comunque l’ascia di guerra. La porta rimane, appunto aperta. Ma per la prossima stagione. Adesso basta a trattative fatte anche sui giornali. Ciò porta solo astio. Non è una guerra, si discute di Samb e dovremmo aiutarci l’uno con l’altro e invece non è così. Sono stanco di quello che viene riportato dai giornali. Dicono che la Samb non vale e che ha i debiti. Tutto sbagliato. Sono qui da due anni e sto procedendo per il terzo. Ho rimosso e sistemato le macerie. Voglio rispetto. Non mi si può dire, dopo quello che ho fatto, di andare via. Ora basta, stiamo diventando ridicoli a livello nazionale. Ci vogliono serenità e tranquillità. Abbiamo perso troppo tempo. Devo pensare a fare calcio. Lunedì o martedì m’incontrerò con i Buonocunto e potrei dare il 50% a loro. Valuterò. Da domani si penserà all’allenatore e ai giocatori. Il direttore sportivo sarà Aniello Martone. Sono stati visitati e contattati tre possibili ritiri. Dal 15 al 20 luglio avverrà la partenza. Le prime visite mediche saranno effettuate a San Benedetto del Tronto. Cambia lo sponsor tecnico, Yoma non collaborerà più con noi. Prossimamente sul sito saranno messe varie maglie che saranno scelte direttamente dai tifosi. Tutto ciò che ho appena detto, sarà fatto con colloqui veloci. Voglio portare a termine tre progetti. La questione stadio, ho incontrato il sindaco Gaspari e a inizio settimana avrò delle risposte in merito alla richiesta di avere una mano per risolvere la situazione dello stadio. Il Comune mi ha appena riaffidato per un altro anno il Riviera delle Palme. C’è da risolvere la questione delle illuminazioni. Sistemato il generatore avremo risolto il problema. Utilizzeremo i requisiti dalla Lega Pro. Tutto ciò sarà fatto in economia e sintonia con l’amministrazione. Probabilmente sarà realizzato a Centobuchi il centro sportivo di proprietà della Sambenedettese. Infine vorremmo fare una sorta di università di calcio in Riviera, iniziativa sponsorizzata dalla Lega”.

Prende la parola l’avvocato Ascani che fa un breve resoconto dell’incontro effettuato con i legali degli imprenditori rivieraschi.

Ascani: “Ho incontrato il dottor Di Buò e l’avvocato Gaetani che hanno cumulato un’offerta da parte d’imprenditori locali. Non mi sono stati però rivelati i nomi. Si dovrebbero riunire in una società Srl da costituire in collaborazione con Noi Samb. All’inizio si era parlato di un acconto iniziale del 33%, poi un altro 33% entro il 31 dicembre e l’ultima percentuale rimasta entro il giugno 2016. Adesso però volevano immediatamente la gestione sportiva. Ho riferito il tutto al presidente Moneti. Nella mattinata ho comunicato loro notizia del rifiuto del presidente Moneti.

Durante la conferenza si formulano ipotesi sulle offerte avanzate ma Moneti taglia corto: “Basta con le offerte sparate sui giornali. Questi dati sono riservati. Se loro hanno dato cifre, problemi loro. Ho rifiutato perché era un’offerta irricevibile in tutti gli ambiti. La porta rimane, come detto prima, aperta ma per la prossima stagione”.

Viene chiesto un parere su un possibile ripescaggio in Lega Pro ma Moneti risponde così: “Il ripescaggio con queste modalità attuali è proibitivo. Bisogna tenere i piedi per terra. Se le cifre sono quelle, non si può fare”.

Infine è chiesto al presidente Moneti con quale spirito si appresterà ad affrontare questa nuova stagione: “Tanta amarezza. Avrei voluto unione ma ora non c’è. Sarebbe stato positivo. Spero di ritrovare l’unione in seguito”.

Un po’ di tensione e discussione a conferenza stampa terminata. Verso la fine erano entrati in sala Guido Barra di Noi Samb e alcuni tifosi rossoblù. Barra ha chiesto a Moneti se avesse dato il 50% ai Buonocunto. Moneti ha risposto che poteva esserci questa possibilità. Risposta che ha amareggiato Barra e i tifosi accorsi.