TERAMO – A marzo del 2014 la Squadra Mobile della Questura di Teramo avviava una complessa attività investigativa, con il coordinamento della Direzione Distrettuale di L’Aquila, sull’attività di un sodalizio criminale di cittadini italiani e albanesi operante tra Milano e Teramo dedito al reperimento e spaccio di cocaina e marijuana.

Era sta creata anche un’articolata rete di pusher locali che “spacciava” sulla costa della provincia di Teramo e nel Pescarese.

L’indagine portava alla luce anche vari reati connessi di cui i predetti associati si erano resi responsabili nel tempo: dall’estorsione per aver costretto un assuntore che non era riuscito a pagare il debito per droga a cedere il propio appartamento, al sequestro di persona per costringere a pagare chi si rifiutava.

Perno dell’organizzazione era un imprenditore aquilano, W.D.A. che supportava con mezzi e strumenti: dalle autovetture per il trasporto della droga da parte degli affiliati albanesi, alle assunzioni fittizie nelle proprie imprese al fine di “regolarizzarli” per la permanenza in Italia.

La prima attività d’indagine consentiva ai poliziotti della Squadra Mobile di arrestare sei persone e sequestrare un chilo di cocaina e tre chili di marijuana.

Nel contempo l’attività dell’imprenditore non era sfuggito alla Guardia di Finanza di L’Aquila che nello stesso periodo accertava false operazioni, evasioni fiscali, destinazione di beni e denaro verso persone compiacenti legati a W.D.A., che rimaneva il vero “gestore” degli stessi.

E’ stato così che il coordinamento tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza e le ulteriori attività di intercettazione degli Agenti della Questura,  hanno consentito nei decorsi giorni di poter denunciare all’Autorità Giudiziaria 21 persone per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Di questi, il G.I.P. presso il Tribunale di L’Aquila, accogliendo le richieste del Sostituto Procuratore presso la D.D.A. Mancini, valutati i fatti e le rispettive responsabilità nell’organizzazione, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere carico dei primi tre nominativi sotto indicato e ai successivi cinque gli arresti domiciliari:

G. A., nato in Albania, 28 anni

G. D., nato in Albania, 23 anni

M. G. A., nato in Romania, 30 anni

D. W., nato L’Aquila, 43 anni

M. P., nata a Teramo, 32 anni  

M. L. I., nata in Romania, 31 anni

B. E., nato in Albania, 38 anni residente a Castellanza (MI)

B. D., nato in Albania, 38 anni residente a Busto Arsizio (VA)  

A seguito degli accertamenti patrimoniali il G.I.P. presso il Tribunale di L’Aquila ha emesso anche un provvedimento di “sequestro preventivo” di nr. 20 immobili, nr.10 autovetture di grossa cilindrata tra cui una Lamborghini Gallardo ed un’ imbarcazione da diporto di particolare valore.

I provvedimenti restrittivi e le misure cautelari reali sono stati eseguiti dagli Agenti della Squadra Mobile, congiuntamente a Militari della Guardia di Finanza, nelle prime ore del 26 giugno.

Sono attive le ricerche per rintracciare uno dei destinatari dei provvedimenti che risulta al momento irreperibile.