GROTTAMMARE – Il secondo Meeting Nazionale dei Giornalisti Cattolici che si è tenuto a Grottammare dal 18 al 20 giugno ha visto la partecipazione di circa 200 giornalisti provenienti da tutta Italia ed è stato coorganizzato dalla Fisc (Federazione Italiana Settimanali cattolici), dall’Agenzia Sir (Servizio Informazione Religiosa), dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche, dall’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana), dall’agenzia di stampa internazionale Zenit e dal giornale diocesano L’Ancora.

All’apertura dei lavori è stato letto il telegramma di Papa Francesco indirizzato agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti, nel quale il Santo Padre ha rivolto loro “il suo benaugurante pensiero, esprimendo cordiale vicinanza a quanti condividono la sfida comunicativa della Chiesa nell’aiutare l’uomo contemporaneo ad orientarsi a Cristo e a tenere desta la fiamma della speranza per vivere degnamente l’oggi e costruire adeguatamente il futuro”.

Nel messaggio, firmato dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, e indirizzato al vescovo di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Monsignor Carlo Bresciani, il Santo Padre ha invitato ad “attingere alle risorse spirituali la forza per trattare le cose del mondo, ponendo Dio al vertice della scala dei valori e promuovere il sorgere di un nuovo umanesimo illuminato dallo splendore della verità”.

Chiedendo ai partecipanti di pregare per lui, il Pontefice ha impartito “l’implorata benedizione apostolica” al cardinale arcivescovo di Ancona, Edoardo Menichelli, al vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni D’Ercole – che hanno preso parte al Meeting – e a tutti i giornalisti presenti.

Durante i tre giorni si sono alternati sul palco, il Cardinale Edoardo Menichelli; Andrea Tornielli, coordinatore di vaticaninsider.it; Andrea Melodia, presidente nazionale dell’Ucsi; Daniele Bellasio, capo redattore del Sole 24 Ore; Alessandro Chessa dell’IMT Lucca; Ilaria Barbotti di Istagram; Alessandro Parodi di Periscope; Paolo Ruffini, direttore di Tv2000; Vincenzo Corrado, caporedattore dell’agenzia Sir; Francesco Zanotti, presidente della Fisc; Antonio Gaspari, direttore di Zenit, Vittorio Viccardi di Radio Maria in The World e molti altri illustri relatori.

Nella giornata di sabato 20 giugno monsignor Basel Yaldo, vescovo ausiliare di Baghdad ha dichiarato: “Comunicare Dio è anche rilanciare il dramma che stanno vivendo i cristiani iracheni e che il mondo della comunicazione si è ormai stancato di raccontare. Eppure quella contro i cristiani in corso nel Paese e in tanti altri del Medio Oriente è una vera e propria persecuzione che si è fatta sempre più violenta e dura con la caduta di Saddam Hussein. La presenza cristiana in Iraq si è così ridotta da più di un milione di persone alle attuali 400mila”.

Per questo, davanti al silenzio della comunità internazionale, monsignor Yaldo ha ricordato che il dovere dei cristiani del mondo è quello di raccontare il dramma dei fratelli iracheni, un impegno che diventa pressante per i giornalisti che, abitando con professionalità e anche con un po’ di anima i social, possono “comunicare Dio”, soprattutto quando questo significa raccontare i drammi e le sofferenze. Un insegnamento, un’indicazione importante per i giornalisti e gli operatori del mondo della comunicazione che hanno partecipato alla seconda edizione di “Pellegrini nel cyberspazio”.

In chiusura del Meeting sono stati consegnati anche i premi legati al Premio giornalistico nazionale dalla presidente di giuria Beatrice Testadiferro.