Avevamo scritto questo articolo prima di sabato scorso, quando il sindaco Gaspari ha indetto una conferenza stampa escludendo ancora la nostra testata. Nonostante avesse persino scritto all’Ordine dei Giornalisti delle Marche, senza alcuna motivazione logica e legale, che l’interdizione per la nostra testata sarebbe durata fino alle elezioni regionali (non sorridete…). Stiamo valutando come scritto sotto azioni penali e civili che sicuramente saranno prese alla prossima discriminazione sua e dei suoi collaboratori.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Purtroppo dobbiamo ribadire pubblicamente quanto sta emergendo sempre con maggiore chiarezza riguardo il comportamento del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari nei confronti della libera testata giornalistica sambenedettese e picena “Riviera Oggi”.

Il sindaco sta infatti esponendosi a figuracce con continue e clamorose gaffe ma, ormai, il suo comportamento rischia di avere ripercussioni penali e civili nei confronti del personale amministrativo che ne sostiene i comportamenti. Sono prescrizioni di legge e non nostre supposizioni, già comunicate un anno fa ma a nulla valse. Fino ad ora, come a noi suggerito dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Dario Gattafoni, non abbiamo aperto contenziosi giudiziari ma permanendo questa situazione saremo costretti a farlo. E valuteremo se i gravi danni di immagine, morali oltre che impedimenti a svolgere il nostro lavoro come da articolo 21 della Costituzione non ci costringano a farlo comunque, per una serie di vicende comunicate già comunicate puntigliosamente all’Ordine dei Giornalisti.

Resta il clamore politico di un sindaco che non ha visto nessuno, né assessori, né consiglieri comunali di maggioranza, né componenti del suo partito a San Benedetto, nel Piceno o nelle Marche, prendere posizione nonostante i tanti sproloqui nei nostri confronti del primo cittadino, nel corso dell’ultimo anno. Comportamenti di stampo fascista, in spregio del confronto democratico e persino delle norme amministrative sono passate sotto silenzio assoluto. Ci si chiede in che modo queste persone possano proteggere i cittadini da chi agisce in maniera discriminante se, di fronte ad una palese violazione dell’educazione e del ruolo del potere amministrativo, restano silenziosi e al riparo.

Non abbiamo ricevuto da nessuno della maggioranza testimonianze, seppur private, di solidarietà. Un fatto vergognoso. 

I FATTI Dopo quasi un anno di immotivato ostracismo nei confronti di Riviera Oggi, esclusa da conferenze stampa e da comunicati stampa dal sindaco, la nostra testata venne “riammessa” (per “spirito natalizio” secondo Gaspari, il quale non si rende conto che così parlano i padroni rispetto ai servi e non i rappresentanti istituzionali di un sistema democratico) alle conferenze. Nel corso dell’incontro del 21 marzo scorso il sindaco copre di insulti un nostro giornalista, alla presenza silenziosa e obbediente del vicesindaco Fanini. Invece di scusarsi, il sindaco, a freddo, scrive una lettera delirante anche all’Ordine dei Giornalisti delle Marche, eccola:

“Nel corso del mio ultimo incontro con la stampa avvenuto sabato 21 marzo scorso, il rappresentante della sua testata sig. Massimo Falcioni ha affermato, in presenza di diversi suoi colleghi, che la decisione di invitare nuovamente “RivieraOggi” agli incontri settimanali con il sottoscritto è stata dettata da un calcolo politico in vista delle prossime elezioni regionali.

Francamente mi sfugge il ragionamento che sta a monte di tale affermazione, visto che il sottoscritto non è e non sarà candidato, ma, per sollevare codesta testata dall’imbarazzo in cui avrei messo i suoi rappresentanti, mi asterrò dall’invitare il suo giornale ai suddetti appuntamenti fino allo svolgimento delle consultazioni elettorali regionali.

Trasmetto la presente comunicazione al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti affinché abbia da subito piena cognizione dei fatti e possa, se investito, serenamente valutare la conformità dei comportamenti  ai principi deontologici della categoria.
Giovanni Gaspari – Sindaco”.
A quel punto la nostra testata è stata costretta a chiedere con forza all’Ordine dei Giornalisti una risposta scritta, che finalmente possiamo pubblicare:
(al sindaco Gaspari) “è stato fatto presente che “ogni atteggiamento discriminatorio della Pubblica Amministrazione nei riguardi di una testata giornalistica regolarmente registrata (non, quindi, un blog privato) non può trovare giustificazione in comportamenti pur critici dei colleghi che vi operano, se si intende agire in un’ottica di sana dialettica democratica e se non si vuole disconoscere il diritto/dovere degli organi di informazione di vigilare sull’esercizio dei pubblici poteri“. Con ciò implicitamente escludendo che nella sortita del collega Falcioni (…) possano ravvisarsi estremi di illecito disciplinare”.
In precedenza si legge: “Questo Consiglio ribadisce quanto già comunicato al sindaco Gaspari con la note del 9 giugno 2014: l’utilizzo per la tenuta dei rapporti con gli organi di informazione di personale amministrativo non abilitato ai sensi della Legge 7.6.2000 n.150, costituisce evidente violazione della richiamata normativa e potrebbe esporre il personale comunale a ciò indebitamente incaricato a conseguenze penali ex art. 9 Legge 3.2.1963, artt. 6 e 9 Legge 7.6.2000 n. 150 e art. 348 Codice Penale.
Anche ove il materiale trasmesso alle testate giornalistiche fosse costituito da riflessioni personali o politiche su particolari aspetti della vita pubblica (asserzione del sindaco, che voi contestate) e fosse pertanto ritenuto estraneo alle funzioni dell’ufficio stampa, le stesse andrebbero affidate, semmai, ad un portavoce (…). Non sembra però questa la natura degli incontri a cui fate riferimento (conferenze stampa del 25 ottobre 2014 e 8 aprile 2015) così come dei comunicati del 25 aprile e 9 maggio 2014“.
Insomma: la posizione del sindaco Gaspari sconfessata su tutta la linea. Speriamo di non essere costretti alle vie giudiziarie, che non potrebbero che confermare quanto da noi esposto circa altri aspetti poco chiari della vicenda.