SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fi.Fa. Security attiverà a giorni il servizio di controllo delle spiagge e degli stabilimenti balneari a mezzo di unità mobili. La novità di quest’anno è che il servizio, rispetto agli anni precedenti, interesserà non solo il territorio sambenedettese ma un territorio decisamente più ampio che va da Civitanova Marche a Tortoreto, un territorio che copre circa 70 chilometri di spiaggia (precisamente nei comuni di Tortoreto, Alba Adriatica, San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima, Porto San Giorgio e Civitanova Marche).
Il servizio prevede il pattugliamento costante da parte delle Guardie Giurate in servizio di ronda lungo l’arenile e in prossimità degli stabilimenti balneari allo scopo di prevenire e dissuadere eventuali atti illeciti nei confronti delle strutture e ad impedire l’accesso e la permanenza in spiaggia nelle ore non consentite, oltre che ad impedire furti e danneggiamenti delle attrezzature presenti nei centri balneari. Va segnalato che la specificità del servizio, regolamentata da propria legislazione, proprio per la sua natura di tutela dei beni, deve essere un compito proprio delle Guardie Giurate e non può essere svolto da altra figura diversa dalle Guardie armate.
“Un elogio quindi verso tutti i gestori e gli Enti che hanno voluto avvalersi di tale servizio, scongiurando così l’impiego di personale improvvisato e non regolarmente deputato a tali mansioni” sottolinea la Fi.Fa Security.
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Trovo scandalosa questa frase: ” … ad impedire l’accesso e la permanenza in spiaggia nelle ore non consentite …” Che male si fa, ad esempio, aspettare l’alba restando in spiaggia fin dalla sera, oppure fare il bagno di notte? Ma scherziamo? Un conto è vigilare affinché non si compiano atti illeciti, altro è impedire il libero accesso alla spiaggia. Voto per il Parlamento, mi esprimo per un referendum e poi non ho libero accesso alla spiaggia? Ripeto: è scandaloso! Ma pensiamo a fermare i criminali e delinquenti veri (compresi quelli con tanto di giacca e cravatta, nonché strapieni di soldi).… Leggi il resto »
Viene il sospetto che chi di dovere non vigila volutamente a sufficienza, pur essendo la tutela dell’ordine un servizio pubblico già pagato da imposte e tasse salatissime, proprio per incentivare il ricorso alla vigilanza privata che sta riguardando le spiagge, la movida e qualsiasi manifestazione…
Non mi sembra una bella deriva, sinceramente, viene voglia di attuare lo sciopero fiscale visto che per avere sicurezza bisogna pagare a un privato.