
SAN BENEDETTO DEL TRONTO E’ partita martedì 16 giugno, l’installazione della ringhiera che costeggia la pista ciclopedonale che, con un percorso a sbalzo realizzato sull’alveo dell’Albula, collegherà la statale 16 a via Toscana lungo via Gino Moretti, in prosecuzione di quella già realizzata tra il quartiere Ponterotto e la Statale Adriatica. Questi lavori, insieme al getto di cemento finale, si concluderanno la prossima settimana.
Tra i lavori che saranno eseguiti all’inizio di luglio, invece, c’è anche il taglio dei cinque pini che insistono lungo il percorso e che verranno sostituiti da un numero più alto di essenze arboree ma con radici che non rovinano le superfici circostanti. Tempi un po’ più lunghi, legati alla fornitura dei materiali, per la sostituzione dei pali della pubblica illuminazione.
La pista, lo ricordiamo, correrà parallela a via Gino Moretti con uno “sbalzo” sul muro di contenimento dell’alveo dell’Albula largo circa due metri e mezzo, protetto con una ringhiera in acciaio zincato uguale a quella già realizzata su Via Manara e rientra nel più vasto progetto di arricchimento della rete di piste ciclabili della città che prevede, in quattro stralci, il collegamento ciclopedonale tra la zona del Ponterotto e il centro cittadino.
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Ripropongo delle domande già da me espresse tante volte: a che e a chi serve REALMENTE questa pista ciclabile? Nella foto allegata all’articolo si intravvede lo stato pietoso dell’alveo dell’Albula: sono previsti lavori di risanamento?
Mi associo, pista ciclabile INUTILE. Altro spreco di denaro.
Inutile per ora, sono d’accordo. Se invece dovessero portarla fino al mare e nel contempo ne realizzassero una lungo via Piemonte che la vada ad intersecare si creerebbe una maglia molto importante.
Entrambi i progetti ci sono, almeno a parole. Non nutro fiducia in questa amministrazione, dico solo che questa pista è un asset che potrà rivelarsi utile.
Mi chiedo dove potrebbe passare la pista ciclabile per attraversare la ferrovia…
Sotto? Ovviamente in caso di piena dell’albula non sarebbe utilizzabile.
In caso di piena dell’albula non sarebbe utilizzabile nemmno il tratto sbalzato :)
Dopo gli alberi di via Piemonte adesso anche i pini di viale Moretti, ma paghiamo IMU E TASI anche per questo scempio?! Pini storici che godono di una discreta salute e non mi vengano a dire che sono malati e vecchi.
Questa amministrazione e’ vergognosa, STOP AL TAGLIO
Ma i danni che causano al manto stradale e ai marciapiedi non ci ha mai pensato?
O pensiamo solo a fare gli “ambientalisti”…(volutamente tra virgolette!)
Premesso che non so cosa vuol dire essere ambientalisti nel 2015, vorrei soltanto salvaguardare la mia San Benedetto dai continui attacchi di giunte comunali incapaci ed ottuse. Caro gluca ti proporrei di lasciare a casa la tua redbull la prossima volta che giri per la città…vanne piane!
Io invece vorrei soltanto strade e marciapiedi degni di questo nome, e finirla con queste finte piste ciclabili, buone solo per dare l’immagine…La mia redbull non la lascio a casa, guido sempre con molta prudenza, grazie.
Scusi perche scavato? Se le capita di visitare Milano prossimamente butti un occhio sull’alzaia naviglio grande, all’incirca vicino al “ponte” che collega via Valenza (la via proveniente da Porta Genova FS) e via Lodovico il Moro. In quel tratto si e’ fatto passare la pista ciclabile/marciapiede, sotto il ponte e rialzato (di poco) rispetto al naviglio. Certo, in casi di forti piogge non e’ utilizzabile, ma in tutte le altre circostanze si. Necessita di più’ manutenzione ma almeno si e’ risolto un problema. Non vedo dove sia il problema nel farlo a SBT, d’altronde la bici si usa maggiormente nelle… Leggi il resto »