
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cumuli di detriti in spiaggia portati dai torrenti o “risputati” dal mare, come spesso accade all’indomani di forti nubifragi. Ma a San Benedetto non piove da settimane (purtroppo il meteo dei prossimi giorni non lascia spazio all’ottimismo) e le proteste dei bagnanti si fanno sentire: “Speriamo che all’Expo non mostrino pure questo spettacolo”, è l’amaro commento di due signore che lamentano una situazione di immobilismo sul fronte della pulizia della battigia.
Un’altra ragazza, stavolta proveniente da Perugia, racconta di aver segnalato al Comune la presenza in mare di un grosso tronco. Rapidamente rimosso, è stato però depositato a riva giorni fa in prossimità della spiaggia libera. E lì è rimasto.
Il disagio maggiore si concentra nel tratto sud. “Alcuni concessionari mi hanno comunicato il problema e io ho subito sollecitato la Picenambiente”, dice il presidente dell’Itb Giuseppe Ricci. “C’è un servizio giornaliero di pulizia delle spiagge libere, non basta. Penso che gli addetti dovrebbero riferire agli Uffici le condizioni della spiaggia”.
Ad assolvere parzialmente l’amministrazione ci pensa Gaetano De Panicis dell’Assoalbergatori: “Mi dicono che in diverse zone dell’Adriatico è così. Purtroppo il mare porta detriti, a inizio stagione è ricorrente, poi il fenomeno tende a scemare. Il materiale proveniente dai torrenti va a largo e col passare dei giorni torna a riva. La perfezione non c’è in nessuna località, anche Rimini e Riccione hanno i loro problemi”. Meno tenero invece il giudizio nei confronti di Confesercenti. Il presidente provinciale della sezione Turismo, Sandro Assenti, aveva auspicato la pulizia del litorale già a ridosso delle festività pasquali o perlomeno alla vigilia del ponte del 25 aprile. “Sarebbe uno spreco di denaro pubblico che il Comune deve semmai investire per pulire la spiaggia a ridosso dell’estate”, contesta De Panicis. “Ad aprile gli stabilimenti non hanno nemmeno la licenza per mettere gli ombrelloni. Il turista arriva una volta terminate le scuole, a pasqua non si vede nessuno. Se pulisci ad aprile e il giorno dopo arriva il diluvio sono soldi e lavoro buttati. Bisogna semmai impegnarsi per tenere pulito in questo periodo”.
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L’affermazione di De Panicis “Il turista arriva una volta terminate le scuole, a pasqua non si vede nessuno” mi sembra una considerazione di conosce poco i flussi turistici storici sambenedettesi. Negli anni ’80 e ’90 in occasione delle festività protestanti della Pentecoste e dell’ascensione, San Benedetto si riempiva di turisti che valutavano dove trascorrere le ferie estive. Era un periodo cruciale per la vendita delle camere era un test a cui si doveva arrivare preparati e fare bella figura. Adesso non siamo più un mercato attrattivo e ci snobbano semplicemente, ma non significa che non ci sia mercato, significa che… Leggi il resto »
Festività protestanti?
Si direttore, per i protestanti sono delle festività “rosse” come è da noi la Befana….
Allora ti sei espresso male. Rileggiti.