
Samb Calcio. Finora due sono le certezze: la prima riguarda Bucci che vuole assolutamente lasciare la metà della società, non vede l’ora di farla finita con un ambiente che lo ha deluso. Non serve intervistarlo per capirlo. Come, quando e perché lo sapremo probabilmente appena i problemi della Sambenedettese non lo riguarderanno più. Si toglierà qualche sassolino dalla scarpa o continuerà a comportarsi da signore, forse troppo? Comunque andrà a finire il prossimo 15 giugno potrebbe essere il giorno della resa dei conti.
L’altra sicurezza riguarda Moneti che non vuole assolutamente mollare la compartecipazione societaria: “mai meno del 50%” è la sua parola d’ordine. È quindi in gioco solo l’altro 50% che secondo alcuni starebbe per passare nelle mani dei fratelli Buonocunto. Tutto normale se chi è ben informato non sta scrivendo fesserie. Credo proprio di no.
Intorno ai prossimi due potenziali proprietari della Samb tutto tace? No, sempre i ben informati dicono che la sottoscrizione di Noi Samb sta andando avanti perché il traguardo dell’Associazione è quello di acquistare quote societarie. Affermazioni che messe vicine all’arrivo dei Buonocunto fanno semplicemente ridere. Ma non solo. A questo punto la richiesta di entrare in società appare come una colossale presa in giro per il popolo sportivo sambenedettese. Così è se, già da domani, i dirigenti di Noi Samb non fanno la voce grossa chiedendo a Moneti e Bucci un’opzione sulla metà delle quote, non una in meno, prima di cederle a chicchessia.
In caso contrario anche un bambino di un anno capirebbe che qualcuno sta menando il can per l’aia. Infatti, se va in porto l’accordo Moneti-Bucci-Buonocunto, nessuno dei due proprietari in parti uguali permetterebbe l’ingresso in società a Noi Samb o a chiunque altro, nemmeno per lo 0,0001%. Il concetto è così semplice che non vale la pena di spiegarlo. Per questo motivo ritengo che è in atto una gran confusione a discapito di tutti gli appassionati della Sambenedettese Calcio.
Concudo: vista anche l’incertezza sulla possibilità di partecipare al ripescaggio sto pensando che forse sarebbe il caso che, in qualità di presidente di Tifosi Pro Samb, lanciassi alla città una proposta di questo tipo: finalizziamo la raccolta all’importo della fidejussione (400 mila+ 200 di iscrizione al momento). Fissiamo la scadenza fra 30 giorni, dando per scontata l’iscrizione in serie D entro il 30 giugno. Se si raggiunge l’obiettivo, fare la voce grossa con chi detiene la Samb sarà facilissimo. In caso contrario ogni contributo verrà restituito per intero. Un progetto che prevede modalità chiarissime e trasparenti da studiare con attenzione. Senza fissare una cifra e l’utilizzo che se ne vorrà fare, qualsiasi iniziativa popolare lascerà il tempo che trova. In questo caso anche l’accordo (che pare prossimo) senza sambenedettesi in società potrebbe essere messo di nuovo in discussione.
Il tutto al netto di quanto accadrà in Lega Pro. Mi riferisco a quanto giustamente dichiarato dal presidente del Fano «Se oltre i 600 mila euro (400+200) venisse veramente richiesta la somma di seicentomila euro a fondo perduto, l’ex serie C se la giocasse il direttivo della Lega“.
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Ma chi ti da’ i soldi è pure utopia…..a meno che ogni giovane non spendesse soldi per bere, cosa difficile, ogni donna non spendesse per andare in giro stile velina, difficile, il resto? lo trovi nei locali per farsi vedere….ergo utopia.
Sono d’accordo ma ho già detto che il mio concetto di azionariato va spiegato. Lo farò oggi o lunedì.
Magari, dopo aver letto, la penserà diversamente.
Non sono ancora da Rsa. Grazie.
Mai detto e scritto che lei sia da RSA, dico solo che a SBT i soldi non li daranno mai per il calcio, se li mangiano, o lei forse non vede cosa c’e’ in giro?.
Io lo vedo ma ritengo anche che la mancanza della Samb (la ritengo alla base delle fortune di questo territorio) si fa sentire sempre più.
In molti ci conoscevano in tutto il mondo (in Argentina giravano documentari su noi come miracolo italiano di fine anni cinquanta) per il calcio.
Un buon motivo per ritenere la Samb un investimento, un volano utile a tutti, sportivi e non.
Nei termini che proporrò potrebbe essere possibile… un altro miracolo.
Scherzavo per l’Rsa. Grazie.
La sua è una visione romantica, oggi , è tempo solo di apparenza, mi creda molto meglio aprire un bar e far alcolizzare i giovani, piu’ redditizio ,che spendere soldi per una palla che rotola, pensiero non mio, ovviamente ma delle persone di cui sopra. Mi creda, quei tempi sono finiti da anni, oggi non c’e’ speranza ma solo apparenza.
Io della mia visione sono orgoglioso ma credo che lo sia anche lei.
Riflessioni encomiabili con due nei. Il suo anonimato e i proclami a nome della tifoseria: cosa che dovrebbe fare il direttivo di Noi Samb che ne ha diritto e dovere perché i tifosi li rappresenta realmente. Il sottoscritto, in qualità di Presidente di Tifosi Pro Samb (TPS) lo ha fatto, nel suo piccolo.
Magari per Bucci servirebbe un distinguo, a Moneti servirebbe parlar chiaro e basta.
Credo anche che i Buonocunto, al momento, vadano tenuti fuori. Non c’entrano nulla. I giudizi prematuri e senza una corretta informazione sono sempre sbagliati.
Ha ragione il presidente del Fano….qua’ nessuno partecipa al ripescaggio…il calcio e’ sotto attacco, la finanza mina le sponsorizzazioni, partecipo ad un azienda importante ne so qualcosa….se hai una sponsorizzazione sportiva arriva la presunzione di illecito fiscale, nelle serie inferiori nessuno potenzialmente ha quattrini da buttare, quindi….credo che l’intento della federazione di serie C e’ ridurre ulteriormente i gironi..da tre a due….inutile fare tanti progetti…serve a poco…qua’ bisogna solo stare alla finestra e andare a piccoli passi.
Un teatrino hai ragione.
Nessun indiziato per adesso (“presto sapremo chi”) ma che gli attori siano 4 è indubbio.
Comunque il succo del mio DisAppunto è semplicemente aritmetico: 50+50 fa 100, fino a prova (impossibile) contraria.
Anche 50+30+20 fa 100 fino a prova (impossibile contraria)
Se uno tra Moneti o Bucci o Buonocunto o Vattelaapesca accetta di entrare nella Samb a meno del 50%, lasciando il 20% a Noi Samb, le darò ragione e farò il mea culpa.
Per lei evidentemente è possibile.
Sto per scrivere in modo quasi integrale quello che lei ha scritto. Compreso che l’encomiabile desiderio, poi concretizzato, di usare 200 mila euro per il settore giovanile non ha avuto l’effetto sperato (“sembra che quel che si versa vada perduto”). Capita di sbagliare (anch’io la ritenevo cosa buona all’inizio) ma perseverare sarebbe diabolico. Anticipo che nella mia proposta ci sarà scritto che verrà pubblicata on line in tempo reale la somma versata con il nome o no (chi vuol restare anonimo) insieme alla somma corrente parziale. Categorico che, se l’obiettivo finale e quelli minimi non verranno raggiunti ion un tempo… Leggi il resto »
Credo anch’io che la Samb in primis debba essere inclusa come servizio cittadino dalla pubblica amministrazione. In tal caso gli albergatori parteciperebbero. Lo hanno già fatto in passato. In stato di confusione, invece, è anche giusto che non lo facciano.
Ma mi scusi direttore…parliamo di romanticismo opppure di calcio? Per me il romanticismo non ha niente a che vedere con il calcio…possono esserci situazioni romantiche, episodi romantici legati al mondo del calcio ma niente piu’… Ma lo si capisce a San Benedetto che la Sambenedettese ha rappresentato qualcosa (parolone ma vabbe’ ci puo’ stare) per quelli della sua eta’/generazione (con questo non le sto’ dando del vecchio…)e basta oppure siamo ancora qui a parlare della Grande Samb? Oggi ad un ragazzo di 20 anni gli parli di Sambenedettese… e’ gia’ tanto che la conosca come la squadra di calcio di… Leggi il resto »
Incoraggiante!
Ma qualcosa di realistico, molto poco, c’è nelle sue parole.
“L.A” Lei parla d’altro. Probabilmente non è di questa città o passa di qua per caso. Il discorso sarebbe lungo ed io non ho il dono della sintesi ma quasi cinquemila spettatori in Samb-Fano in una città di cinquantamila abitanti, faccia lei la percentuale. Tremila e passa lettori di questo articolo è romanticismo? Il Calcio e la pesca stanno in questa città come la cultura e le vecchie tradizioni stanno in ogni città. I monumenti e palazzi antichi non vengono abbattuti perché le nuove generazioni se vogliono sapere dove devono andare devono sapere da dove vengono e non è romanticismo… Leggi il resto »
Le darei un bacio. In fronte naturalmente e non perché ha difeso il mio romanticismo.
Il suo commento è più realistico… del re. Secondo me, naturalmente. e credo tantissimi altri.
Paragonare la pesca al calcio mi sembra un tantino esagerato . San Benedetto ha avuto nei tempi passati ( anche negli anni 20 /30 del secolo scorso) tre pilastri : la pesca , il turismo con annesse attivita’ commerciali e il commercio ortofrutticolo . Siamo stati il secondo porto peschereccio italiano , abbiamo avviato un fiorente turismo e il nostro commercio ortofrutticolo ha avuto pionieri che hanno portato il nome di San Benedetto in tutta Europa . Come paragonare tutto cio’ al calcio che pure ha dato in passato tante soddisfazioni ai tifosi ma a mio avviso uno scarsissimo apporto… Leggi il resto »
Per il turismo è stato sicuramente un volano importante e quindi anche utile per l’economia locale
Non so quanti anni hai, ma ti dico solo che quando ero militare nel 1985 gente proveniente dalle parti più svariate dell’Italia quando dicevo che ero di San Benedetto mi rispondeva “ah la città della Sambenedettese…”. Lo stesso accadeva incontrando degli italiani nei viaggi all’estero. Un impiegato del comune di Brindisi rifacendomi la carta di identità scaduta nel 1988 quando gli dissi che risiedevo a SBT mi rispose “ah a San Benedetto il tifo è tremendo…”. Ma nessuno mi ha mai detto “ah la città del pesce” o “la Riviera delle Palme” e meno ancora “la patria dell’ortofrutta”. Ti dirò… Leggi il resto »
Non sono uno storico, ma a naso negli anni 20/30 quando giocava Musnir credo che di turismo e di commercio ortofrutticolo ancora non ce ne fosse.( Non cera ne la cultura ne la disponibilita economica degli italiani a fare turismo) I giovanotti di allora andavano a mare e giocavano a pallone, e toglievano qualcosa del loro pescato per sovvenzionare la loro squadra di calcio. Le gesta sportive di quei ragazzi di quel borgo marinaro scosnosciuto a tutti portarono il nome di san benedetto nei giornali e nella televisione, e cassetta di pescato dopo cassetta e calcio dopo calcio crearono la… Leggi il resto »
Vedo, con dispiacere, che le ” lezioni ” precedenti non sono servite a nulla!
si potrebbe fare una società al 120% !
Nel calcio tutto sta diventando possibile. Non si sa mai.
IL tempo passa, passano le ore, in torno alla samb aumenta solo la confusione……….. Il tempo passa passano le ore si avvicina la data dell’iscrizione e ci vogliono i fatti e non la confusione……… Quando si sa se Bucci è un signore o è uno che è passato di qua per caso?
Non so nulla di cio’. Ma in generale i giocatori delle giovanili appartengono alla Sambenedettese Calcio. Noisamb non c’entra nulla.