
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il progetto esecutivo del lungomare finirà in giunta per l’approvazione entro fine mese.
Il restauro conservativo riguarderà i primi 400 metri, dall’Albula fino alla concessione numero 8. I soldi necessari verranno reperiti con un mutuo di 2 milioni e il restyling rispecchierà le caratteristiche progettuali ideate dall’ingegner Luigi Onorati negli anni Trenta.
Il bando sarà quindi reso pubblico a luglio, così da consentire l’inizio dei lavori attorno ad ottobre.
Per la pavimentazione, si opterà per una pietra naturale alternata a superfici architettoniche con graniglie a vista. Le balaustre saranno restaurate, con la manutenzione delle scalinate a mare. La proposta prevede inoltre un’aiuola inerbita con parcheggio per biciclette, la pista ciclabile (che passerà da 2,5 a 3 metri), un elemento separatore tra ciclabile e carreggiata stradale, zone blu in linea, un’altra aiuola inerbita che faccia da spartitraffico tra le due carreggiate, parcheggi a spina di pesce e in linea nella corsia ovest e un marciapiede analogo a quello della corsia est.
Invisibile, ma non per questo meno fondamentale, l’intervento dedicato ai sottoservizi. Verranno sistemati l’impianto di alimentazione delle docce a mare – con la creazione di una nuova linea – e la rete di raccolta delle acque bianche. Modificando la morfologia dei marciapiedi, si rivedrà pure il deflusso delle acque piovane.
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Cavolo, CHE PROGETTO! FANTASTICO! Sono a dir poco allibito, questo e’ uno sperpero di denaro pubblico bello e buono. Ah, sto ancora aspettando (in quanto cittadino) di sapere che fine abbiano fatto i soldi presi dalla multiservizi per i parcheggi sul lungomare, soldi che sarebbero serviti per finanziare la realizzazione del NUOVO lungomare nord, non della sua “ristrutturazione”
infatti non si erano messi da parte 3 milioni di euro per realizzare il lungomare? perche’ devono accendere un mutuo di 2 milioni? la puzza si sente dappertutto!!!!!
Gravissimi errori. Nessun tipo di consultazione con la città. Nessun tipo di progettazione che dal lungomare arrivi a pensare un’altra città possibile. Onorati negli anni ’30 pensava alla San Benedetto degli anni ’70 e ’80. Oggi non siamo capaci di immaginare la nostra città. Un errore imperdonabile che rischia di condannare San Benedetto al galleggiamento anziché all’avanguardia. PS. Tutti gli assessori e il sindaco non hanno mai aperto una porta di dialogo con il sottoscritto che in questi anni ha speso – con il contributo reale di molti cittadini – energie per consentire ALMENO la diffusione di idee e anche… Leggi il resto »
Si riparla di balaustre e di lungomare di Onorati, che in realtà è stato realizzato pienamente solo in viale Buozzi, che non è oggetto di intervento, e nei primi 30 metri del lungomare: per i restanti 370 metri è una incompiuta con balaustre sporadiche davanti alle rare spiagge libere, e di due forme diverse (liberty e dritte, queste ultime piuttosto brutte) interrotte dall’invasione degli chalet che si sporgono sul marciapiede. Cosa restaurano, quello che non c’è mai stato??
E a quei costi esorbitanti? E senza innovazioni significative che guardino al futuro?
Silenzio caro Pier Paolo, non disturbare, i geni sono al lavoro. Ma che veramente pensi che viviamo in uno sistema democratico basato sulla partecipazine attiva dei cittadini? ormai non ci sono più parole per commentare la gestione urbanistica e dei lavori pubblici della città, oltre ai proclami niente. Deserto assoluto nelle menti dei politici, l’unica loro preoccupazione è mantenere vivo l’orticello di quei 300-400 voti che gli garantiscono l’elezione e un posticino di potere, oltre a questo il nulla più assoluto.
Hai ragione ma rassegnarsi è peggio.
A prescindere che è un atto di assoluta vigliaccheria iniziare un progetto così complesso ed importante per la città a pochi mesi dalla fine di un decennio di governo della città senza alcuna condivisione da parte della cittadinanza. Nell’unico momento di condivisione del progetto con la cittadinanza è stato presentato un progetto non esecutivo (era ancora da definire la pavimentazione) senza una pianificazione temporale e finanziaria complessiva dell’opera. E pensare che quest’aspetto era proprio il punto di forza di quando Gaspari era all’opposizione!!!! Proprio l’emblema dell’assurdità di questi ultimi 10 anni di governo della nostra città. L’importanza di un’opera del… Leggi il resto »
a me piaceva tanto l’idea di First
trenino o metro elettrico per il trasporto pubblico
con un lato est completamente pedonale
proiettato nel futuro !!!
Questo per quanto, due mesi di estate? E gli altri 10 mesi? Gia’ ora la statale e’ perennemente invasa dal traffico, Viale de Gasperi leggermente meno. Se si chiude pure meta’ del lungomare e’ la fine. Certe opere vanno fatte se stanno in piedi in quanto a costi. Quanti userebbero il trenino elettrico? Per me, al massimo 100 persone al giorno d’inverno.
non ho detto di chiudere un senso del lungomare! si vede che non hai visto il progetto di First che prevede il doppio senso fino al las vegas della corsia ovest facendo respirare il lato est ed eliminando i mezzi pubblici dal lato ovest
nel lato ovest parcheggi in linea e realizzazzione di parcheggi multipiano nelle due piazze (alberghiero e davanti alla guardia costiera) e nell’esistente parcheggio zona cantieri !
Perche’ infatti ne passano moltissimi di mezzi pubblici! Chiudendo uno dei due tratti, si andrebbero a togliere parcheggi, e cio vorrebbe dire sosta selvaggia e parcheggi introvabili nelle vie antistanti la ferrovia. poi figuriamoci, già il sambenedettese medio sul lungomare procede ad una velocità inferiore ai 30 km/h, se gli restringi la carreggiata non cammina più
il trenino elettrico o metro di superfice sostituirebbero gli autobus!!!! logicamente gli orari sono diversi dalla stagione estiva !
Avete ragione tutti sul metodo usato . Ma ai cittadini piacerebbe anche sapere dove troveranno i soldi per pagare tutte le opere che stanno realizzando,( a parte il famoso mutuo )? Sono fuori bilancio? E le cifre dei crediti inesigibili, iscritte al bilancio, sono/saranno confermate ? Insomma si potrebbe prospettare ” un dopo” di lacrime e sangue, per i cittadini Sambenedettesi?
Con il bilancio per cassa, i crediti inesigibili andrebbero svalutati (con le risorse dell’apposito fondo). E’ vero che il cambio di metodologia di redazione del bilancio agisce sui coefficienti di calcolo del saldo del patto di stabilità, ma è anche vero che così si abbassano le entrate, sarebbe interessante capire se gli stra-pagati dirigenti comunali hanno fatto le analisi “what-if” e se effettivamente conviene utilizzare questa metodologia o è soltanto l’ennesimo capriccio Gaspariano!
Era ora, sentivo la mancanza di questo argomento…! A chiacchiere questo lungomare lo abbiamo finito 10 volte… Ma come solito, solo chiacchiere… ed eccone di nuove!