
Samb Calcio. Mi spiace dirlo ma è contro la mia natura fare l’ipocrita o esprimere pensieri solo per non disturbare gli “autisti”. Una premessa per dire che nella nostra amata squadra di calcio, per l’ennesima volta, regna una confusione che stavolta potrebbe rivelarsi ancor più deleteria se non ‘mortale’.
L’antidoto (ai posteri l’ardua sentenza) non è sicuramente Noi Samb o meglio non è il modo con cui sta agendo l’associazione di tifosi al suo terzo anno di esistenza. In perfetta buona fede, credo e spero. L’intenzione, infatti, è sicuramente ottima ma i mezzi per raggiungere gli scopi risulteranno palliativi e niente più.
Innanzitutto perché caricare sulle spalle di 500 sambenedettesi la responsabilità di un eventuale svolta è sbagliato. Dirlo poi in una città che garantisce in Quarta Serie quasi 1500 abbonati e uno zoccolo duro di almeno 400-500 paganti è fuorviante. Le parole di Noi Samb: “Necessario il coinvolgimento popolare, altrimenti la nostra attività si ferma” assomigliano più ad un ‘ricatto’ che ad una proposta realizzabile. Anche perché i sottoscrittori non sarebbero azionisti ma semplicemente sostenitori senza che sia stato specificato chiaramente di chi, di cosa e per cosa.
Il procedimento, sulla scia di altre realtà, dovrebbe essere inverso. Il vero inizio sarebbe quello di capire chi saranno gli azionisti. Solo così l’azionariato (il termine per i motivi appena espressi non è esatto, meglio chiamarlo aiuto economico) popolare acquisirebbe un senso compiuto misurabile. Oltretutto dire che rischierebbe l’Associazione e non le persone (se non ho letto male), pur non essendo io un commercialista, mi sembra una ‘bufala’ o qualcosa di inesatto Non conosco casi simili.
La prima azione da fare sarebbe quella di valutare il cosiddetto avviamento societario e chiedere agli attuali proprietari almeno il 50% della società. Cosa che, invece, alcune cronache danno come richiesta da parte di altri che nulla hanno a che fare con la storia calcistica sambenedettese. Se fosse veramente così, la cosiddetta svolta auspicata da Barra & C. diventerebbe ancor più anacronistica. E anche i video-spot potrebbero risultare, seppur non volendo, ingannevoli.
Conosciuta la somma per l’acquisizione del 50% (relativo all’avviamento, ripetita juvant), un gruppo di imprenditori più o meno benestanti (in NoiSamb non mancano ma anche esterni parteciperebbero di fronte ad un progetto chiaro) dovrebbero comunicarlo alla città con parole simili a queste: «Servono 100 mila euro (cifra indicativa ma siamo lì. ndd) per entrare e contare nella società Sambenedettese Calcio, noi venti (20) imprenditori abbiamo intenzione di investire 250 mila euro (12 mila euro cadauno, sempre come esempio) per cui il nostro budget pro mantenimento squadra e altro, unito a quello di chi possiede l’altro 50%, diventa di 300 mila euro»
Cifra che potrebbe essere insufficiente per vincere il prossimo torneo di serie D con certezze vicine al 100%. Per questo motivo c’è bisogno di un aiuto economico ‘una tantum’, ma finalizzato quantitativamente, da parte della popolazione sportiva rossoblu al di là delle quote abbonati che, fra l’altro, verrebbero incentivate e magari ritoccate in seguito a proposte-promesse chiare, trasparenti e sambenedettesi.
Solo così, cioè entrando nel bilancio societario (con il 50% si può), si potrà affermare con certezza «Noi sambenedettesi siamo finalmente i guardiani di un bene e di una storia che non vogliamo naufraghi nell’anonimato».
Tutto questo come punto di partenza indispensabile perché il raggiungimento della Lega Pro diventa il fattore imprescindibile per una società sportiva calcistica come la nostra. Professionismo dove, senza la necessità di vincere a tutti i costi (la metà classifica per due-tre anni sarebbe un gioco per le potenzialità, in tutti i sensi, della nostra tifoseria) oltre al calo della ‘pressione’ deleteria, porterebbe alla graduale crescita e maturità della dirigenza tutta: quella sambenedettese per amore, l’altra per qualche piccolo e lecito interesse. L’ho già scritto in un mio precedente DisAppunto dove spiego che nell’ex serie C tutto cambierebbe in meglio, economicamente e non.
Credo di aver espresso chiaramente il mio umile pensiero, per cui pregherei il popolo rossoblu e gli aspiranti dirigenti, di prenderlo in considerazione ma anche di contestarlo con progetti alternativi, quali non sono quelli attualmente in atto. Fino a prova contraria.
Riviera Oggi preferisce non parlare (‘scoop’ spesso inutili e dannosi) di nomi extra sambenedettesi che si starebbero avvicinando alla Samb. Siamo straconvinti ormai che ogni strada esterna all’ambiente rossoblu, senza la presenza di guardiani sambenedettesi nelle stanze dei bottoni, non garantirebbe un futuro duraturo ma solo brevissimo e falsamente illusorio. Personalmente non vorrei più vedere bilanci su fogli Excel e senza firme in calce.
Se poi arriva Squinzi, il discorso cambia.
Dimenticavo: del patrimonio economico solo gli spiccioli vanno investiti sul settore giovanile, fino a quando si è tra i dilettanti. A dir la verità alcuni esperti (tra i quali un sambenedettese doc che conosce a menadito il mondo del calcio) mi hanno detto che nemmeno in Lega Pro ne vale la pena, meglio valutare giovani di altri con relativi premi di valutazione che vanno ad “ingrossare” il bottino utile per la prima squadra. Su questo sono parzialmente d’accordo.
Vale la pena di ricordare che due anni fa una cordata con soldi messi sul tavolo da parte di una decina di imprenditori sambenedettesi andò in fumo per uno striscione in curva del quale gli autori e gli ideatori sono ancora sconosciuti.
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Direttore io non voglio polemizzare con lei, credo nel progetto di Noi Samb e tutte le strade che portano la tifoseria all’interno della società sono valide, credo che non dobbiamo dividerci in questo momento avendo chiaro l’obbiettivo di entrare ed iniziare l’anno zero, poi strada facendo si aggiusterà il tiro. Vorrei dire invece a Bucci che è vero che dopo 365 giorni si può anche cambiare idea, ma questo non sposta adesso la sua responsabilità morale su a chi lascia le sue quote. Lui può decidere di lasciarle ai Tifosi, a Moneti, o a estranei, e questa sua decisione non… Leggi il resto »
Perché dovrebbe polemizzare con me? Io ho espresso concetti chiari per il bene della nostra Samb. Se non credo ad altri, anche perché meno chiari, non posso farci nulla. Chi vuole può contestare i miei punto per punto poi sarà il tempo, come sempre, il miglior giudice. Nessuna divisione se il tutto viene visto in un’ottica positiva e costruttiva. Mi complimento invece con lei per le belle parole che ha speso per Bucci. Anch’io la penso più o meno come lei “Bucci si è comportato da signore”. Sui suoi giusti auspici ho però due dubbi: il primo una possibile clausola… Leggi il resto »
Anche sulle clausole se ci sono dopo 365 si può liberamente cambiare idea e non farle valere, anche Moneti è un gran signore. Io sono convinto che noi samb è disposta a prendere il 50% anche perchè il 50% di che? Di dieci è cinque, di cinquecento è duecentocinquanta, dipende da quanto insieme decidono di mettere sul piatto. Di altri acquirenti è vero, non si possono avere pregiudizi, ma non si può neanche rimediare dopo aver fatto la frittata, e qua di frittate fatte senza rimedio siamo esperti. A me a sensazione non piacciono le persone che ostentano, che non… Leggi il resto »
Serve almeno il 50% della società senza clausole particolari, altrimenti il controllo e la salvaguardia diventano solo pericolosi compromessi.
Non vedo numeri da parte di chi è interessato.
Per ora l’unico è “o 500 sostenitori o non se fa niente”.
Qualche dubbio resta sempre, direttore, quando c’è di mezzo una associazione di molte persone tra ci può essere anche qualche soggetto particolare… però stavolta mi sembra una azione molto pragmatica con un obiettivo ben delineato che è quello di entrare in società, cosa che si doveva fare due anni fa, ma pur in ritardo ci si è arrivati. L’agire è sempre apprezzabile, abbiamo perso molti anni tra chiacchiere e attese dei babbo natale di fuori, di un intervento di qualcun altro, è bene pensare oggi in prima persona e fare il possibile per riprendersi la Sambenedettese, al 50 ma anche… Leggi il resto »
I miei non sono dubbi maliziosi ma solo domande oggettive alle quali tutti vorrebbero avere risposte che, invece, non arrivano. L’obiettivo di entrare in società esiste da sempre ma adesso è tempo di capire come e quando nel momento in cui si coinvolgono tanti cittadini. Per ogni progetto serve un traguardo da raggiungere numericamente definito. Che adesso non c’è e che io ho cercato di individuare. E di suggerire. Purtroppo le chiacchiere e le attese continuano e in modo abbastanza confuso. Per salire sicuramente o quasi di categoria e quindi iniziare un progetto vero servono almeno 300 mila euro di… Leggi il resto »
NoiSamb ha già speso 200mila euro di soldi veri sul settore giovanile della Samb (non concordo nemmeno io su tale destinazione ma è stato comunque un contributo alla Samb), gli altri soci non saprei quanti soldi veri hanno tirato fuori al netto di quelli rientrati con gli incassi, forse niente. Immagino che già adesso senza tirare fuori un euro a NoiSamb spetta almeno il 50% della Samb calcio in virtù dei contributi passati, e che debba coprire almeno mezzo budget per un buon campionato, direi un 200mila euro da raccogliere entro un mese, e ci si aspetta che gli altri… Leggi il resto »
leggete qua http://www.calciopress.net/2015/05/31/ripescaggi-lega-pro-costi-iperbolici/ , Moneti non e’ uno sprovveduto, i soci che cerca sono coloro che oltre a mettere soldi sanno come canalizzare un organizzazione che possa dare sostenibilità, sa bene che i valori di una societa’ sono irrisori, quindi…per carità sono contento che Noi Samb o chiunque possa dare un buon contributo e avere una funzione di controllo, ma il calcio come ogni altro sport ha gestioni spesso complicate dove bisogna saper districarsi e avere la facoltà di sedersi con chi può contare qualcosa!!
Noi Samb è un’associazione di tifosi.
Imprenditori all’interno della stessa o esterni dovrebbero diventare dirigenti (almeno al 50%), Noi Samb dovrebbe supportarli in modo mirato perché i tifosi si fidano di loro, in caso di necessità chiare e trasparenti, in funzione della crescita tecnica e organizzativa della società stessa.
Sfrinca ma come fai a parlare di percentuali se non sai quanti soldi hai? Per comandare si devono mettere i soldi possibilmente degli altri vero? Il tuo discorso è logico e fila liscio per tutti quelli che alla fine devono trovare un motivo per non tirare fuori i soldi. Io penso che sono tutte scuse da braccetto corto, perchè alla fine dovrebbe prevalere il motto che tentare non nuoce, almeno uno ci prova a cambiare questa situazione incancrenita da anni, ma questa città è piena di gente che si lamenta perchè gli altri……. non mettono i soldi. Incominciamo singolarmente ognuno… Leggi il resto »
provate a mettere l indirizzo dello studio di questo avvocato su earth…