
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per il terzo anno consecutivo la piscina comunale esterna resterà chiusa, nonostante gli annunci e le promesse dell’amministrazione comunale. A gennaio infatti, il sindaco Gaspari comunicò la firma di un protocollo d’intesa con la Provincia, che avrebbe investito circa 300 mila euro per la riqualificazione della vasca all’aperto.
“Se questi soldi c’erano, che fine hanno fatto?”, si domandano ora Diego Franceschini e Silvia Castelli, genitori di due utenti della Primo Gregori. Proprio loro ricordano inoltre un incontro avuto col primo cittadino l’estate scorsa, nel corso del quale vennero avvisati della presenza di due ditte veronesi pronte ad effettuare l’intervento necessario.
“Ci spiegò che si doveva attendere il lancio dei Poru, poi scoprimmo che dentro a quel piano non vi era alcun progetto. Dopo un anno siamo di nuovo qui a chiedere chiarezza”.
I genitori formeranno presto un Comitato, mentre sembra non aver sortito effetti la domanda di un nuovo faccia a faccia con Gaspari: “Dieci giorni fa abbiamo chiesto un appuntamento, ma la segretaria non ci ha richiamato. Con una piscina a norma quanti ragazzi arriverebbero in città? Sono invece i nostri figli quelli costretti a spostarsi a Pescara. Il Comune vuole i campioni, però non gli dà le strutture indispensabili. Non la daremo vinta al sindaco”.
A giugno, per i sei allenamenti in trasferta, ogni ragazzo dovrà spendere attorno ai 50 euro, senza che dal Comune sia mai partita un’ipotesi di rimborso alle famiglie. “L’assessore Fanini sa quante entrate porterebbe una piscina a norma? Conosce il concetto di turismo sportivo? Eravamo e restiamo convinti della disparità di trattamento tra gli sport. Il bacino d’utenza del calcio non è paragonabile al nostro. Il Riviera delle Palme è uno stadio non a norma, eppure sono state concesse deroghe per giocarci interi campionati. A noi la deroga non è stata concessa nemmeno per i soli ragazzi dell’agonismo. Per non parlare della manutenzione: al momento la vasca è senza acqua e priva di telone. In queste condizioni si rischia di rovinare pure quello che c’è”.
IL RUOLO DEL CONI Il problema della piscina esterna da 50 metri è legato tra le altre cose alle misure di sicurezza del bacino, da rialzare dai 3 metri attuali ad 1 e 80. Sulla vicenda intervenne anche il presidente marchigiano del Coni Fabio Sturani, che però scaricò ogni responsabilità sulla Regione: “Noi non possiamo che essere da supporto e pungolare gli enti preposti all’intervento. Un impianto natatorio a norma è importante per tutto il movimento sportivo regionale”. Replicano Franceschini e Castelli: “Tranne che nella primissima fase, Sturani è sempre stato latitante. Interpellato più volte, spesso non ci ha degnato di risposte”.
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Purtroppo per tutti quelli (e sono veramente tanti, di San Benedetto e del circondario) che frequentano la piscina, il problema della sistemazione della vasca esterna è chiaramente politico: perché, vorrei chiedere ai nostri politici (ma tanto la risposta la si conosce…) hanno sempre la priorità le sistemazioni dei vari campi da calcio di quartiere (l’ultimo in ordine di tempo quello del Paese Alto) o la realizzazione di nuovi campi (ma guarda un pò,…all’Agraria) e la piscina (gestita direttamente dal Comune con abbondanza di personale, per capirci con chiara perdita di bilancio ma tanto chi se ne frega, pagano i cittadini)… Leggi il resto »
Esattamente, solo calcio, solo interessi, solo politica ed ignoranza. Tra l’altro il problema della piscina da 50mt non è solo di questi ultimi 3 anni. Negli ultimi 20 anni è stata chiusa molto di più. Ricordiamoci ai tempi dello scandalo della chiusura della piscina interna per alcuni anni nei primi novanta, con decine e decine di ragazzi e bambini che ogni giorno andavano ad Ascoli per allenarsi mentre i nostri politici si grattavano i cabasisi. Contemporaneamente la piscina esterna restò chiusa. E’ solo questione di interessi, non c’è la volontà di spendere i soldi per una piscina. Lo si fa… Leggi il resto »
Il calcio porta voti ai politicanti (vedi Agraria e Torrione. Chi sono i politici di riferimento lo sappiamo tutti!) la piscina non credo.
Comunque come piscina si potrebbero utilizzare i sottopassi cittadini in caso di pioggia. Però d’estate piove poco e negli altri periodi l’acqua piovana è fredda!
stiamo contro gaspari vogliamo i campioni
Sarebbe una sorpresa se fosse la prima promessa mancata da parte del sindaco, ma essendo l’ennesima, ulteriore promessa farlocca di Gaspari la sorpresa è….ma chi cavolo lo ha votato per ben due volte questo signore? Ma i cittadini di San Benedetto sono tutti da TSO?
Che io sappia ci sono vincoli sulla profondità minima, e non massima: che problema danno i 3 metri attuali, e in base a quale normativa? Bisogna toccare per terra per nuotare o per la pallanuoto?
La pendenza si riferisce a quel breve tratto in cui si passa dai circa 1,50 a 3 metri: quel quasi scalino da problemi. In quel breve tratto la pendenza è ben superiore dell’8%.
Il problema, quindi, non sono i 3 metri di profondità massima.
In poche parole, situazione analoga alla pista di pattinaggio….restyling superficiale per gli Europei del 2010, per poi scoprire che non si rispettavano comunque le dimensioni richieste per determinate gare come i successivi Mondiali…ed ora addirittura la struttura versa in stato di profondo abbandono!!!
Ho capito, grazie Giovanni.
Tuttavia mi sembra una motivazione risibile per tenere chiusa la piscina per 3 anni, delle deroghe dovrebbero essere consentite senza troppa difficoltà. Per chi pratica sport acquatici non è assolutamente un problema quella pendenza.
Poi i lavori necessari vanno messi in cantiere durante il periodo invernale, e siamo in colpevole ritardo di anni.
I lavori di adeguamento andavano fatti alcuni anni fa, ma questa mancata manutenzione e ammodernamento fa pensare ad una volontà ben precisa, d’altronde chi è quela persona che lascia andare in sfacelo i beni che ha a disposizione?
San Benedetto è in caduta libera