SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sono svolte martedì mattina in Palazzina le celebrazioni per la festa della Repubblica, le ultime presiedute dal sindaco Giovanni Gaspari, giunto all’ultimo anno di mandato. “Oggi più che mai, vista la bassa affluenza alle ultime elezioni, è necessario ricordare che il voto è uno strumento essenziale per la vita della democrazia”.

In platea, tra gli altri, c’erano anche i neoeletti al consiglio regionale Fabio Urbinati del Pd e il grillino Peppe Giorgini. “Abbiamo raddoppiato i rappresentanti sambenedettesi”, ha osservato il sindaco, che poi ha scherzato: “L’Agraria mantiene comunque un rappresentante: esce Perazzoli ed entra Giorgini”.

Durante la manifestazione è stata consegnata una copia della Carta costituzionale a tutti i giovani residenti a San Benedetto del Tronto e nei Comuni del comprensorio che nel 2015 raggiungono la maggiore età.

Dopo la deposizione delle corone presso i monumenti ai caduti nella sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e in viale Secondo Moretti, il corteo, preceduto dal Corpo Bandistico “Città di San Benedetto del Tronto”, ha raggiunto proprio la Palazzina Azzurra

“La Costituzione Italiana – ha dichiarato Daniele Donati, docente all’Università di Bologna – è un testo molto più discusso che letto. Questo testo ha avuto un grande compito: creare una Nazione nella quale siamo tutti uguali. La Costituzione non rappresenta solo la fine dell’orrore fascista e dell’abominio della razza e del diverso da noi ma un punto di partenza dal quale, rispettando i doveri ed esercitando i diritti, possiamo vivere i principi fondamentali della nostra Repubblica: libertà, uguaglianza e sovranità popolare che sono anche ben visibili nelle tre bande uguali rossa, bianca e verde del tricolore”.