CUPRA MARITTIMA – Presentato il 28 maggio 2015 in Consiglio Comunale il bilancio di previsione 2015. Ad  illustrarlo all’assemblea è stato il vice sindaco Roberto Lucidi:  “Si tratta di un bilancio costruito tenendo conto da un lato del taglio delle risorse di provenienza statale, con il fondo di solidarietà passato da 268 a 135 mila euro, in riduzione del 50%, dall’altro dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015 della nuova contabilità finanziaria armonizzata, che ha previsto l’obbligo per gli enti locali di dotarsi di adeguati fondi di svalutazione crediti in cui accantonare i mancati presunti incassi per i crediti in previsione. Nel nostro caso abbiamo stanziato ex novo ben 96 mila euro, una cifra che va a decurtare le risorse a disposizione da impiegare per spese correnti. In totale i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione sono previsti in riduzione per oltre 90 mila euro, mentre le entrate extratributarie sono inserite in bilancio di previsione con una riduzione di oltre 360 mila euro. Siamo intervenuti con un’analisi dettagliata di tutte le determinati delle spese sostenute nel 2014, definendo un taglio delle spese correnti di ben il 9,40%, per un importo di oltre 360 mila euro”.

Per quanto riguarda le entrate tributarie invece Lucidi specifica che “rimangono nel totale in linea con il valore del 2014 (+1,42%) ed in riduzione rispetto al consuntivo 2014 (-2,52%): le aliquote Imu rimangono stabili, con un gettito in entrata previsto in calo per 20 mila euro; la Tari è stata inserita in bilancio per un importo inferiore rispetto al valore del 2014, malgrado l’atteso aumento dei costi di conferimento in discarica del 10%. Ci sarà comunque un conguaglio da effettuare a novembre dovuto al meccanismo di calcolo della stessa Tari, che opera in funzione del numero delle unità e dei mq, per cui anche se a fronte di un importo complessivo in riduzione, la ripartizione dello stesso su un numero inferiore di unità domestiche (-1,79%) e di metri quadri per le unità non domestiche (-8,60%), fa si che aumenti l’importo a carico dei singoli. Abbiamo lavorato con svariate simulazione per ridurre al minimo gli impatti, che per le unità domestiche di norma saranno di pochi euro, mentre per le non domestiche, il cui meccanismo di calcolo è basato in maniera proporzionale ai soli mq, l’incidenza sarà maggiore. Per quanto riguarda la Tasi abbiamo portato il regime ordinario dell’imposta dal 2 al 2,5 per mille, in linea con i valori applicati dalla gran parte dei comuni, per poter salvaguardare gli equilibri di bilancio dato il forte calo previsto per le entrate. Le entrate tributarie, come sottolineato, nel totale rimangono allineate ai valori del 2014″.

“Tra le altre cose – conclude il vice sindaco – abbiamo sfruttato l’opportunità concessa da Cassa Depositi e Prestiti, su iniziativa dell’Anci, di poter rinegoziare i mutui in essere, ottenendo per tutti i prestiti oggetto di tale intervento tassi fissi più bassi di quelli correnti, riducendo l’importo annuo delle rate di circa 35 mila euro. Sarà importante dunque continuare sulla strada della riduzione delle spese correnti per mantenere sotto controllo la pressione fiscale e salvaguardare la stabilità finanziaria dell’ente”.