
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessun passo indietro, la gara è valida e andrà avanti. Senza San Benedetto, defenestrata dalla finale da Jesolo e Cattolica, che si contenderanno la possibilità di essere “adottate” per tutta l’estate, con la pulizia della spiaggia a carico dei promotori dell’iniziativa.
E proprio la Corona, azienda produttrice di birra che ha lanciato il concorso, è stata inondata di messaggi, contestazioni e richieste di chiarimenti, anche da parte dello stesso Comune rivierasco, intenzionato a cavalcare la protesta che montava in rete.
Dall’altra parte però non è giunta alcuna ammissione di colpa, anzi.
Innanzitutto, la Corona avrebbe accostato l’iniziativa “Save Your Beach” ad un sondaggio più che ad un vero concorso. E’ stato inoltre spiegato che il sistema è predisposto per limitare al minimo l’utilizzo di sistemi automatici di votazione, meglio noti come ‘bombing’. Pertanto, con una cadenza stabilita, il sistema avrebbe sottratto le preferenze considerate frutto di una votazione automatica sulla base di frequenza e indirizzo IP di provenienza.
Spiegazioni in Municipio ritengono ancora una volta insoddisfacenti. Ma a questo punto vale la pena mettersi l’anima in pace.
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Peccato che a “cadenza stabilita” arrivavano anche consistenti pacchetti di voti SOLO per entrambe le due spiagge che sono poi risultate finaliste nel concorso. Difficile non considerare anche quei voti frutto di un qualche automatismo, come si dimostra chiaramente in questo video: https://youtu.be/Fen8joCaSik Anzi, il sincronismo tra ciclo di decurtazioni e ciclo di incrementi è inquietante, se dovessimo tener conto del fatto che le decurtazioni venivano operate ciclicamente dallo stesso server del sito, così come spiegato dai responsabili del concorso. Una cosa è certa: finché non abbiamo denunciato la falla sul server, non solo era possibile aggiungere voti, ma perfino… Leggi il resto »