SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo l’appassionata denuncia di Pietro Canducci sulla sua pagina Facebook e il rilancio del giornalista Pier Paolo Flammini su RivieraOggi.it, l’iniziativa di una raccolta di firme per sensibilizzare circa la presenza di animali nei circhi e di evitare che in futuro il Comune di San Benedetto ospiti ancora spettacoli del genere, sta registrando numeri notevolissimi.
Lanciata nel tardo pomeriggio di domenica 24 maggio, alle ore 14 di martedì 26 maggio la pagina Facebook “No al Circo degli Animali” ha raggiunto le 2.157 adesioni, mentre l’articolo “Papà il Circo degli Animali è brutto” ha raggiunto le 1500 letture e 430 condivisioni su Facebook.
Numeri importanti che crescono a ritmo costante. L’aspetto fondamentale al momento è l’invio della propria adesione alla mail noalcircoanimalisbt@gmail.com, con la semplice frase “Sono contrario ad ospitare il Circo degli Animali a San Benedetto”.
L’obiettivo è arrivare a mille firme, che saranno poi consegnate all’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto affinché prenda in considerazione questo aspetto di civiltà e possa agire, nei limiti delle proprie competenze.
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Mio Dio….a un’ora e mezza di volo da qui…sono stati decapitati/sgozzati degli Etiopi solo x il fatto di essere”cristiani”…e quà ci si indigna x il circo con gli animali…senza parole!!
Una indignazione non esclude l’altra…lucrare sulla prigionia e fargli fare degli stupidi esercizi ti sembra giusto? Loro vorrebbero questo? Se si vuole un mondo migliore con piu’ civilta’ una vera pace universale sopratutto dell’anima ci vuole rispetto per tutti gli esseri viventi , la stessa religione che tu difendi tanto dice e questo, possibile che chi non e’ dalla parte degli animali caccia sempre gli stessi argomenti che si sgretola in 2 sec
Mio Dio… perché fare sempre insensati paragoni?
Gli animali del circo sono bellissimi, puoi vedere la giraffa e il leone direttamente a casa tua.
il problema è che stiamo allevando una generazione di cacacaxxi
che non hanno nulla da fare tranne che rompere le scatole agli altri.
Essere animalisti è una filosofia di vita mooolto complessa….faccio degli esempi: il cavallo che tira la carrozzina, il cane delle forze dell’ordine,il pollo costretto a mangiare giorno e notte nell’allevamento,le borse di pelle comprate dalle ricche signore… I circensi vivono con gli animali ,lavorano con loro conducendo una vita semplice …liberiamo anche i cani che sono costretti d’inverno ad indossare dei ridicoli cappottino o quelli ai quali la padrone vanitosa mette dei fiocchetti rosa in testa…
Ma perché date alla parola animalista un’accezione negativa? Chi è sensibile alla sofferenza lo è sempre, ogni volta che essa si manifesta e prescinde dal fatto che chi soffre sia un umano od un appartenente ad un’altra specie. Già viviamo in un mondo che ci mette costantemente in difficoltà, perché dobbiamo avvilirci ulteriormente guardando degli animali esotici costretti a vivere in prigione per sollazzare quattro (perché si più non sono) “bocche aperte” con relativa prole? E, giusto per una curiosità personale, che cacchio c’entrano, in questa discussione, i taglia gole dell’isis? li dovete piazzare per forza in ogni discussione a… Leggi il resto »
Ormai lo attaccano tutti. Gli ecologisti a singhiozzo, le mamme tatuate e quelle forate, i conformisti da social e da bar, gli anti-tradizionali di destra, di centro e di sinistra. Nel presente trionfo dell’apostasia, nella tenebra generale degli intelletti, si cerca di blandire l’assassino che è in ognuno di noi, il linciatore collettivo di capri espiatori, coprendolo con la foglia di fico buonista dell’animalista e del vegetariano. Il trucco però non riesce più, ormai si vede bene il meccanismo del capro espiatorio in funzione: i violenti cercano firme, si contano, vedono se sono abbastanza per iniziare il linciaggio, iniziano a… Leggi il resto »
Standing ovation per Dante!!
“ormai si vede bene il meccanismo del capro espiatorio in funzione: i violenti cercano firme, si contano, vedono se sono abbastanza per iniziare il linciaggio, iniziano a demonizzare la vittima, ne descrivono i tratti mostruosi, la stanno circondando: STAVOLTA TOCCA AL CIRCO”…
Appurato che ci troviamo di fronte ad un capro espiatorio, dal momento che le mitologiche accuse nei confronti del circo non reggono alla prova dei fatti (non esiste un bambino che è uno che vorrebbe chiudere il circo, anzi sono proprio loro che chiedono di andarci), è interessante comprendere perché si è arrivati proprio ora a San Benedetto alla scelta di far fuori qualcuno. Insegna Girard che la fase di espulsione della vittima prescelta arriva alla fine di un processo di crisi che ha investito la comunità. Il capro espiatorio coalizzerebbe su di sè la violenza della comunità minacciata dalla… Leggi il resto »