SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb è fuori dai giochi. Il San Nicolò batte i rossoblu con un risultato di 0-2. A seguire le dichiarazioni del ds Arcipreti, mister Epifani, Petronio, Tozzi Borsoi, Baldinini.

ARCIPRETI: “Non voglio accampare scuse ma l’arbitraggio è stato a dir poco inqualificabile e ha condizionato in maniera pesantissima la gara. Ad ogni modo voglio dire che noi comunque potevamo fare qualcosa di più. Ho un’amarezza incredibile perché sia io che l’allenatore che l’intera squadra ci credeva fortemente. Oggi la gente ci ha aiutato ma su questo non avevamo dubbi. Mi dispiace veramente tanto. Il risultato finale è ingiusto perché le decisioni sono state troppo brutte nei nostri confronti. La partita non è stata un granché, le colpe dobbiamo prendercele tutti. La Sambenedettese ha una società e deve avere la forza di ripartite già da domani. Io dico fin da adesso che personalmente sono venuto qui due anni fa con l’intenzione di cogliere due promozioni consecutive. Sono abituato a prendere atto delle cose. Questa gente merita altri palcoscenici. Questo club deve ripartire immediatamente. La voglia di portare questo club in serie C era forte. Non ci siamo riusciti, alzo la mano e mi prendo le mie responsabilità. Gli obiettivi non sono stati raggiunti per cui ritengo che ognuno debba prendersi le proprie colpe. Io ho le mie”

EPIFANI: “Devo fare i complimenti ai miei ragazzi. Abbiamo preparato la partita in un solo giorno considerando inoltre che venivamo da una gara molto impegnativa contro il Campobasso. La mia preoccupazione più grande era la condizione fisica dei miei ragazzi che comunque hanno fatto un gran possesso palla. Il San Nicolò ha giocato con molta caparbietà. Tranne i due errori nostri non abbiamo concesso niente. L’arbitro non è stato assolutamente determinante. Le espulsioni sono state giuste. Bravi noi ad aver avuto personalità, energia e anche furbizia. Mi dispiace per la Samb, gli auguro tutte le fortune del mondo perché non merita questa categoria”

PETRONIO: “Prima dell’espulsione di Fedi la gara era equilibrata. La Samb è rimasta in 10 e questo è stato ovviamente un vantaggio per noi. Io credo che stiamo facendo tanto ora andremo a Fano e giocheremo la nostra partita. Nella stagione regolare abbiamo meritato di conquistare i play off e abbiamo avuto la fortuna di giocarceli senza troppe pressioni”

TOZZI BORSOI: “Rimanere in 10 in una partita simile ti penalizza. Dalla mia posizione non mi sembrava un fallo da espulsione. Alla fine non voglio dare tutta questa importanza all’arbitraggio. E’ stata una gara che ha rispettato tutto l’anno. Sapevamo comunque che loro si muovono bene e che hanno un centrocampo che fa girare bene la palla. Potevamo fare sicuramente meglio ma in certe occasioni l’arbitro ha fischiato ciò che a mio avviso non doveva. Purtroppo tante partite finiscono in questa maniera. Non siamo riusciti a dimostrare ciò che volevamo tutti sin dall’inizio. Ultima partita alla Samb? Io la voglia ce l’ho ma questo club merita di avere una squadra che la porti più in alto possibile. E’ più giusto partire con un attaccante che sia anche un punto di riferimento. Preferisco andare da un’altra parte. Credo sia la cosa migliore da fare. Mi dispiace andare via ma spero vivamente che venga allestita una squadra per vincere il campionato. I tifosi lo meritano. Tante volte abbiamo fallito per colpa nostra. Inutile nascondersi perché è così. Non escludo un futuro da allenatore ma c’è tanta gavetta da fare”

BALDININI: “Ora parlare di futuro è veramente difficile. Un finale di stagione così non me lo aspettavo proprio. In questo campionato sono successe cose stranissime e oggi è un esempio. Il personaggio che si è presentato qui oggi ci ha messo il carico. Prima che Fedi venisse espulso stavamo prendendo le misure. Era fallo netto ma non da rosso. Fallo netto di mano nella loro area nemmeno ravvisato. L’arbitro si è voluto divertire e ha fatto il protagonista. La prestazione non è stata sicuramente brillante ma secondo me in 11 contro 11 non avremmo mai perso per come si stava evolvendo la partita”