SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Sport come risorsa e investimento” questo il tema dell’incontro tenutosi lunedì 18 maggio nella palestra del complesso sportivo “Sabatino D’Angelo” a Porto d’Ascoli, promosso dal PD con Claudio Benigni Candidato al Consiglio Regionale delle Marche.

Ha aperto i lavori Fabio Sturani, Presidente CONI Marche, affermando che è necessario investire nello sport perché per ogni euro speso per sostenere lo sport se ne risparmiano dai 3 ai 4 in spese sanitarie che si renderebbero necessarie successivamente.  Sugli impianti sportivi Sturani ha dichiarato che in tempi come quelli di oggi devono essere attentamente commisurati alle esigenze del territorio per evitare che la loro gestione diventi insostenibile, evidenziando come per una piscina di 25 metri sia necessaria un’utenza potenziale di 30/40.000 persone.

Edio Costantini, presidente del Centro Sportivo Italiani (CSI) ha sottolineato il problema della mancanza di sport tra i bambini evidenziando come, oggi, il 40% rinunci al gioco fisico. “Il problema non è unicamente di tipo sanitario – ha spiegato Costantini – ma soprattutto di tipo culturale, perché i bambini che non praticano gioco né sport perdono una fase importante della vita in cui si impara a rapportarsi con gli altri, a fare squadra, a confrontarsi. La finalità dello sport che dovrebbe essere sostenuta sia quella di creare non solo e non tanto sportivi agonisti di alto livello, ma anche e soprattutto cittadini migliori: lo sport aiuta a conoscere se stessi e a prendere coscienza dei propri limiti”.

Al termine dell’incontro, coordinato dal giornalista Carlo Di Giovanni, Claudio Benigni ha preso la parola: “E’ di pochi mesi fa la notizia che la Regione Marche ha tagliato fondi allo sport. Certamente le Regioni così come i Comuni devono fare i conti con i pesanti e continui tagli del Governo centrale. Una mancanza di risorse economiche che si ripercuote su molti capitoli di spesa, provocando disagi, proteste e malessere. Io qui con voi rivendico che lo sport va considerato come un vero e proprio investimento. Se parliamo di spesa pubblica per lo sport, rischiamo di lasciar intendere che questo stanziamento di risorse sia una sorta di “lusso”, qualcosa a cui è possibile rinunciare in nome di interessi dalla forza maggiore, in attesa di tempi migliori”.

“Se dovessi arrivare in Regione – ha concluso Benigni – mi batterò affinché la politica regionale non dimentichi mai che la diffusione della pratica sportiva e la sua promozione rappresentano dei veri e propri investimenti. Mi batterò affinché ci sia la giusta attenzione verso i fondi europei, un poderoso volano di sviluppo anche nel settore degli investimenti legati allo sport, al benessere sociale ed all’educazione dei giovani”.