SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ stato giovedì 14 maggio, in via Calatafimi a San Benedetto del Tronto, il centro di accoglienza “Casa delle Genti”, una struttura residenziale a carattere comunitario destinata a gestire le situazioni emergenziali dei cittadini residenti nel territorio.

La struttura è gestita dal Gruppo Umana Solidarietà (G.U.S.) in collaborazione con l’associazione “Ora et labora” e si avvale di un contributo del Comune di San Benedetto del Tronto di 36 mila euro annui. Lo stabile che accoglie la “Casa delle Genti” è un immobile di tre piani: al piano terra si trovano la cucina, la mensa e gli uffici per l’accoglienza, al primo e al secondo piano ci sono due appartamenti con camerate e due bagni per ciascun piano. La struttura è stata ristrutturata dai volontari di “Ora et labora” che hanno anche provveduto ad arredarlo con mobili ricevuti da donazioni.

Il Centro è destinato ad accogliere fino a 20 persone e ospiterà cittadini senza fissa dimora di sesso maschile e famiglie disagiate. Saranno i servizi sociali del Comune a segnalare le persone meritevoli di essere accolte. Gli “homeless” saranno ospitati al primo piano per un massimo di quindici giorni ogni tre mesi, mentre le famiglie disagiate saranno ospitate al piano secondo per un massimo di mese ogni tre. Oltre all’ospitalità, il centro offrirà i servizi di refezione (colazione e cena) e di distribuzione di vestiario.

All’inaugurazione oltre ai rappresentati del Comune di San Benedetto e della Prefettura, c’erano il presidente del GUS, Paolo Bernabucci, la responsabile dell’associazione “Ora et Labora” Ilenia Illuminati ed esponenti dell’associazione “Avvocato di strada” Onlus, organizzazione di volontariato che fornisce gratuitamente consulenza e assistenza legale ai cittadini privi di dimora con cui il GUS ha siglato un accordo a livello nazionale per la tutela dei diritti di queste persone.

Era presente anche il professor Aldo Morrone, presidente della Fondazione IME – Istituto Mediterraneo di Ematologia, consulente del Ministero della Salute e dell’Istituto Internazionale di Scienze Mediche Antropologiche e Sociali (I.I.S.M.A.S.), uno dei principali esperti nazionali di cooperazione sanitaria e cura delle malattie delle migrazioni e da sempre impegnato nella promozione della salute e dignità, della giustizia sociale e della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie che colpiscono le fasce più deboli, fragili e disagiate della popolazione, con particolare riguardo agli immigrati, vittime di tortura, richiedenti asilo politico, persone senza fissa dimora.