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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riego Gambini è conosciuto nella città di San Benedetto del Tronto per le sue ottime performance da baritono (cantante lirico) e per la sua attività da politico per il Movimento 5 Stelle. Per un anno e mezzo è stato consigliere comunale in Municipio. Ambiente e musica sono temi a lui molto cari.

Come ti sei avvicinato al mondo intricato della politica?

“Semplicemente mi accorsi da cittadino che qualcosa nel nostro sistema non andava. Sia a livello economico e ambientale. Erano evidenti diverse incongruenze e ingiustizie. E decisi di tornare dalla Germania, dove mi trovavo in qualità di cantante lirico, per cercare di cambiare un po’ di cose. Parliamo del 2006. L’ambiente cominciò a essere un tema a me molto caro. M’interessai al rispetto e all’interazione tra essa e l’uomo. Cominciai a interessarmi anche delle medicine complementari. Insieme con altre persone che condividevano la mia passione, formammo la Meteorivierapicena. Uno strumento per i cittadini dove erano elencate in maniera chiara e trasparente le cause e le conseguenze di eventi atmosferici. Per farvi un esempio, si può sapere, nei giorni di maltempo, se siano state effettivamente delle bombe d’acqua a provocare disagi in città oppure se ci sia stata qualche lacuna nelle infrastrutture. Dato che recentemente molte persone hanno cercato l’alibi delle bombe d’acque, abbiamo verificato grazie al portale che non era così. Ci occupammo in maniera seria anche delle questioni inerenti alle acque dei torrenti, fiumi e del mare. Del problema delle polveri sottili in città. C’erano molta disinformazione e negligenza in passato. Abbiamo ottenuto con il tempo riscontri positivi grazie a Meteorivierapicena. In pratica i nostri obiettivi erano di difendere l’ambiente e informare in maniera semplice qualsiasi cittadino interessato alla causa”.

Poi entrò nel Movimento 5 Stelle? Come mai fece questa scelta?

“Condividevo, e condivido tuttora, i loro principi. Mi ritrovai alla perfezione con i loro ideali. Vedevamo alla stessa maniera cause e problemi del nostro sistema politico ed economico. Quando seppi che il Movimento 5 Stelle aveva intenzione di candidarsi alle Comunali, diedi immediatamente la mia disponibilità. Volevamo portare l’aria di rinnovamento anche in Riviera. Durante la campagna elettorale abbiamo compiuto un balzo decisivo con la presenza di Beppe Grillo a San Benedetto del Tronto nel maggio 2011. Fu un momento molto emozionante. Per l’occasione cantai dopo 12 anni in città. In dialetto. Davvero tutto molto bello. Alle elezioni entrammo poi nella giunta. Presi molti voti. Contribuì sicuramente che ero un personaggio conosciuto, mi fece comunque molto piacere avere tutta quella stima. Dopo le dimissioni di Maria Rosa Ferritto presi io il suo posto in Giunta”.

Come giudicherebbe la sua esperienza di Consigliere Comunale in una parola o aggettivo?

“Utilizzerei la parola crescita. Ebbi davvero un’imponente crescita sotto tutti gli aspetti. Quando divenni consigliere comunale non ero pratico di certi argomenti. Ma avevo buon senso e passione. Avendo poi molta disponibilità di tempo mi addentrai in pieno nel ruolo. Cominciai a informarmi su tutte le questioni presentate in consiglio. E mi accorsi che tante tematiche avevano dei punti non chiari. Per questo noi del Movimento 5 Stelle facemmo tanti esposti. Notavamo che da parte dell’amministrazione comunale spesso non c’erano trasparenza e chiarezza nei progetti che erano presentati. Una cosa, a mio parere, non accettabile. Presi il mio lavoro molto seriamente. Agivo utilizzando il mio buon senso. Purtroppo dopo un anno e mezzo di carica mi sono dovuto dimettere per motivi personali. Ho avuto comunque da quell’esperienza una crescita notevole”.

Lei ha provato a candidarsi alle Regionali ma a causa di un regolamento all’interno del Movimento 5 Stelle non ha potuto farlo? Può spiegarci meglio il perché?

“E’ presente una clausola che non consente a esponenti che hanno mollato l’incarico di tentare un’ulteriore esperienza, in ogni caso limitata ai due mandati. Purtroppo mi dimisi per seri motivi personali. Sono d’accordo sulla regola, un po’ meno sull’applicazione. Come dissi in un’intervista recente, se la norma colpisce indiscriminatamente non è corretto. Per colpa del peccatore paga il giusto”.

A causa di ciò si è allontanato dalle attività del Movimento 5 Stelle?

“E’ stato un allontanamento inevitabile. Non cattivo. Non sono stato cacciato. Semplicemente non sono più una risorsa spendibile. La mia visibilità ha dovuto, per forza di cose, diminuire. Non posso essere il punto di riferimento delle persone se poi non posso essere parte attiva dell’azione politica. Ho dato tutto me stesso alla causa ed è stata un’esperienza bellissima. Non ho rancore verso il Movimento 5 Stelle. Condivido ancora i loro principi”.

E’ tornato al suo primo amore. La musica. Com’è nata questa sua grande passione?

“Fin da bambino avevo talento. Mio padre si accorse di questo e m’incoraggio a intraprendere la strada della lirica. Nel 1975, a 12 anni, mi ritrovai a cantare in un complesso davanti al Florian. Molta gente veniva a vederci e rimaneva piacevolmente stupita dal mio canto. Inoltre ero il più piccolo del gruppo. Gli altri membri avevano più di vent’anni. A 17 anni andai a Vienna per studiare e farmi le ossa. Un’esperienza dura ma che mi diede tanto. Poi tornai in Italia per la leva militare e in seguito studiai al conservatorio di Pescara. Intrapresi il ruolo di baritono e me ne andai in Europa, specialmente in Germania, a cantare. Ebbi una discreta carriera musicale, molto soddisfacente. Attualmente ho ripreso a cantare. Mi esibisco in vari eventi. Il 7 maggio ho partecipato a un’iniziativa per la Festa della Mamma al centro Primavera dove ho interpretato le canzoni dedicate, appunto, alle mamme. Inoltre da qualche tempo svolgo lezioni di musica. Lavorare con i ragazzi è molto avvincente. Non è facile. Prima di tutto voglio far capire loro come la musica sia un concentrato di cose. Equilibrio, rispetto, coraggio, ginnastica, volontà e disciplina. Basi essenziali per la crescita. Insegnare questi valori ai giovani è molto gratificante. Sono ideali applicabili anche per l’ambiente e la politica”.