SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo:

L’Associazione Noi Samb, in merito all’articolo riportato dal quotidiano “Corriere Adriatico” e firmato da Luca Bassotti, intende smentire di aver “messo in piedi un gruppo di imprenditori locali” per rilevare, con Antonio Oliveri, le quote di maggioranza della Sambenedettese Calcio.
L’unico contatto tra l’Associazione e l’imprenditore abruzzese risale a diversi mesi fa quando, su incarico dei due co-presidenti, c’è stato un incontro per agevolare un rapporto con la dirigenza della società.
Da quel momento l’Associazione non ha partecipato a nessun altro incontro tra le parti e non mantiene contatti.
Al fine di non riportare, ancora, notizie false tendenziose e potenzialmente dannose nei confronti dell’immagine dell’Associazione o della società dei presidenti Bucci e Moneti, si pregano i sigg. giornalisti di rapportarsi con l’Ufficio Stampa Noi Samb, così da verificare la veridicità di determinate dichiarazioni

Apprendiamo con piacere la nota dell’Associazione di tifosi che magari mi sarei aspettata qualche tempo fa, da quando cioè voci simili voci (non solo su Oliveri) vengono diffuse tramite certa stampa. Dissenso che noi di Riviera Oggi abbiamo più volte anticipato passando magari per coloro che non dicono perché non sanno. Non è così e torno a ribadire che il compito di un giornale locale (Il “Corriere Adriatico in effetti non lo è) è quello di dire sempre la verità anche quella scomoda per il bene della propria squadra. Ma anche di proteggerla da voci che qualcuno ritiene scoop e quindi buona cosa per chi fa comunicazione.

Come giornale locale ho spesso detto che certi scoop, che spesso tali non sono (come la nota di Noi Samb dimostra), fanno soltanto male alle fortune di una squadra di calcio. Questo poi è, secondo me, un momento particolarmente importante per la storia rossoblu, con il Teramo in serie B, con l’Ascoli che potrebbe tornarci, con l’Ancona e la Maceratese alle soglie della serie cadetta, rischiamo di diventare la cenerentola delle Marche dopo esserne stata la regina. Con conseguenze ‘mortali’. Non bisogna lasciare nulla di intentato per salire in Lega Pro con i prossimi play off (particolari ma tali sono); le voci di cui parla Noi Samb infatti disturbano e come. Molto meglio un bel tre in pagella ai calciatori e una feroce critica all’allenatore se lo meritano, le bugie no perché servono soltanto a destabilizzare l’ambiente.

Ritengo altresì che continua a suonarmi molto strano il silenzio dei due presidenti. Le voci sulla possibile cessione della società non caricano l’ambiente e quindi la squadra ma nemmeno una specie di indifferenza (almeno quella visibile) dei due patron. Mi auguro che non sia così e che, da domani in poi, inizino anche loro a risvegliare stimoli nel popolo rossoblu che sembrano non esserci più.

Rileggendo bene la nota di Noi Samb, però,  non ho trovato una parola riguardante la necessità di arrivare più vicino possibile alla vittoria dei play off ma soltanto il rimprovero a chi “con notizie false e tendenziose sta creando un danno potenziale all’Associazione, alla società dei presidenti Moneti e Bucci“. Agli “autisti”. Al pericolo che i calciatori possano “distrarsi” per certe voci, nulla.

PS Non mi fa nemmeno piacere sapere che la notizia che imprenditori sambenedettesi vorrebbero rilevare quote di maggioranza della Sambenedettese sia “campata in aria”.