MARTINSICURO – Maltrattava quotidianamente la compagna italiana, madre del loro figlio di 4 anni, minacciandola di morte, offendendola e picchiandola con calci e pugni, rifiutandosi di assistere la donna in stato di gravidanza e dicendole di abortire, costringendola ad andare via dall’abitazione familiare. L’uomo le impediva di battezzare il figlio e di cucinargli carne di maiale, precludendo la scelta della religione cattolica, adducendo propri motivi religiosi. Le impediva di uscire da casa per andare a trovare i suoi familiari. Minacciava di portare in patria il figlio per farlo circoncidere.

Nella mattina del 9 maggio i carabinieri di Martinsicuro, diretti dal comandante Romano, hanno messo fine a una serie di soprusi e angherie di un marocchino 40enne residente a Martinsicuro. L’uomo, un operaio, è stato rintracciato e gli è stato notificato l’ordinanza di applicazione del divieto di avvicinamento. La misura cautelare personale è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Teramo per atti persecutori.

L’uomo, per futili motivi, maltrattava e minacciava di morte la convivente 32enne provocandole un grave stato d’ansia e di paura tanto da generare un fondato timore alla donna per la sua incolumità e anche per quella del figlio minore.

Il provvedimento prevede l’allontanamento immediato della donna dall’abitazione e il non avvicinamento alla casa dei genitori della convivente.