Et voilà, 5 miliardi da destinare subito alla spesa, ai consumi, alla paghetta dei nipoti (e dei figli) disoccupati che così possono comprare una pizza, un aperitivo, un bel paio di jeans.

La sentenza della Corte Costituzionale che dichiara anticostituzionale la decisione del governo (junta) Monti che appena insediato bloccò l’adeguamento delle pensioni oltre i 1500 euro, oltre ad essere una buona notizia e l’ennesimo schiaffo ai professori che invece di fare gli interessi dei cittadini hanno tutelato il potere finanziario internazionale, è anche una vera manna dal cielo per un governo che sta forzando le misure di austerità dello stesso Monti e conducendo l’Italia alla definitiva de-industrializzazione.

Monti in patria con Draghi a Francoforte hanno infatti innestato il “pilota automatico“, con Napolitano garante tanto da imporre l’unico ministro con poteri concreti di questo governo, Padoan. Il resto è fuffa, chiacchiere, comunicazione, tweet, tessere di partito, parole, promesse, ring televisivi. Inutile. L’equivalente del Processo del Lunedì al posto di una partita di calcio vista dagli spalti, figuriamoci

Quei cinque miliardi che devono essere dati e spesi rappresenterebbero, se solo Renzi avesse una cognizione di quel che sta accadendo e non fosse un semplice attore per altrui rappresentanza, una piccola e assolutamente insufficiente boccata d’ossigeno. Un secchiello d’acqua da gettare nel campo arido, ma pur sempre un secchiello d’acqua, migliore che il nulla via via sottratto dalle tasche degli italiani (ok, amici del Pd, e anzi renziani, dato che c’è chi si è svegliato un po’ come D’Attorre nel video, o la dura realtà delle firme sui documenti ufficiali, tanto diversa rispetto alle interviste al Tg1 dove non domandano nulla, abbiam famiglia).

Se Renzi avesse una cognizione del suo ruolo andrebbe a piedi da Roma a Santa Maria Novella a ringraziare la Provvidenza per questo regalo. I “mercati” oggi hanno il regalo di 60 miliardi al mese dato da Draghi (non un centesimo a famiglie, imprese, disoccupati: nessuno protesta, comunque), cosa se ne fregano se l’Italia aumenta il deficit da uno striminzito 2,6% al 2,8%? La Spagna della quale oggi si magnificano con tanta superficialità le lodi ha raggiunto deficit del 10% negli anni scorsi e Draghi non ha mica rimproverato nulla, anzi, l’ha spesso elogiata (eseguivano gli ordini, e quindi andavano premiati), la Francia sta oltre il 4%: davvero, cosa accade se quei 5 miliardi li spendiamo?

Nulla di negativo. Si assorbe un minimo di disoccupazione, si evita la chiusura di qualche migliaio di imprese.

Dovrebbero essere 50, i miliardi immessi solo quest’anno. Ma non si può pretendere troppo. Accontentiamoci di una manna dal Cielo che, invece, è vista come il terrore. Se è terrore dare i soldi ai cittadini per far riprendere un poco l’economia, allora, è chiaro, che è stato ripristinato un rapporto non di cittadinanza ma di sudditanza.