DA ESPRESSO ROSSOBLU N. 1241 – La gara con la capolista Maceratese ha confermato per intero il valore della Sambenedettese: forte in attacco, discreta a centrocampo (più che buona con Carteri), assolutamente insufficiente in difesa dove agli avversari basta arrIvarci un paio di volte per fare gol. Basti pensare che in trasferta la Samb non ha subito gol in sole due gare, in casa del San Nicolò (con Mosconi in panchina) e a Campobasso.

Troppo poco per vincere il campionato ma abbastanza per capire il motivo per cui siamo a 15 punti dalla capolista e a 11 dalla seconda, il Fano. Oggi, conoscendo la nostra debolezza, i centrocampisti e gli attaccanti rossoblu si sono fatti in quattro per fare arrivare meno possibile la palla nei pressi di Fulop. Tanto da finire con la lingua di fuori e a fare ‘melina’ negli ultimi dieci minuti per mantenere il pareggio. Cionostante, la solita palla, l’unica nel primo tempo, arrivata al centro dalle fasce è stata salvata da un intervento prodigioso di Borghetti con il loro centravanti totalmente libero alle proprie spalle. Nella ripresa, per il calo delle forze e perché la Maceratese non ci stava a perdere, ogni palla che finiva nell’area rossoblu diventava un incubo fino al gol arrivato nello stesso modo. Cioè come i tre gol subiti dalla Vis Pesaro e i quattro subiti dal Chieti.

Insomma aver subito 17 gol più della Maceratese e 16 più del Fano la dicono lunga su quelli che sono i problemi della squadra rossoblu. Una difesa mai modificata con Borghetti che deve sputare sangue per reggere l’urto degli attaccanti avversari. Un po’ che il capitano si rilascia, la retroguarda va in barca, anche perché Fulop non dà la sicurezza che servirebbe: purtroppo Pepe e Fedi non sono all’altezza del resto della squadra. Troppo fermi e scarsamente reattivi.

A questo punto mi auguro che, quanto accaduto oggi, sia il responso definitivo sulla fragilità della difesa come causa principale della mancata promozione o perlomeno, di non esserci arrivati vicino. Cosa che a questo punto si può affermare con sicurezza in considerazione dei 15 punti di distacco, già a tre gare dal termine. Oggi si sono semplicemente mantenute le distanze.

Il titolo è chiaramente riferito a quello che può accadere nei prossimi play off. Si ‘muore’ è inteso in quella direzione. Cioè o si cambia l’allenatore che non è sembrato in grado  di garantire una difesa decente o si cambia la difesa con qualche esperimento, qualunque esso sia. Fare peggio è difficile. Direi impossibile.

L’unico aspetto al quale sento di potermi appoggiare è la stranezza del calcio, un gioco dove può accadere tutto e il rovescio di tutto. La realtà e la razionalità, però, oggi dicono quanto ho appena scritto, le favole sono altra cosa. Il pensiero che non ci sia intenzione di salire di categoria per quella maledetta fidejussione che è diventata un incubo per la nostra società, qualche volta mi viene. Se dovesse avvenire un’altra volta quello che è successo nell’estate 2013, lascio il calcio a tutti i livelli. Giuro.

Anche perché un grande esperto di calcio la settimana scorsa mi ha fatto due conti, eccoli. Per puntare alla vittoria di un campionato di serie D (o perlomeno per non arrivare a 15 punti dalla prima) servono 450 mila euro per 11 over di cui 4 o 5 di grande valore per la categoria e 110 mila euro per 11 under, uno per ogni ruolo. Totale 560 mila euro. Fatti altri due conti è facile dedurre che in una piazza come San Benedetto (con 1500 abbonati e altre entrate certe) stare in serie D non equivale ad una grande rimessa. Meglio questa serie piuttosto che investire 600 milioni di fidejussione, specialmente se nessuno si fa avanti per garantirla? Oltretutto è giusto sapere che il costo per la fidejussione è uguale per chi è promosso sul campo e per chi è ripescato. Non dico altro se non che San Benedetto del Tronto non vuole restare in serie D e, se c’è qualcuno che vorrebbe restarci, farebbe bene a dirlo e a tirarsi indietro. Subito. Prima dei play off.

La gara di oggi ha messo altresì in luce  un aspetto che già conoscevamo: la Maceratese non è una corazzata ma una squadra, come il Fano, che bada prima a difendersi poi a vincere le gare grazie all’esperienza e magari ad un pizzico di fortuna. Insomma una formazione niente affatto eccezionale che non vale 15 punti più della Samb. Qualcuno mi spieghi, allora, perchè abbiamo 15 punti in meno. Io ho già detto la mia all’inizio di questo commento e in altri precedentemente. Aggiungo che anche nella gara di Macerata furono chiari i nostri limiti difensivi. Abbiamo un ottimo attacco ma una difesa pessima. Chi di dovere se ne renda conto. Subito.

Questo non agire dei dirigenti tutti sui problemi esistenti, ed ora chiarissimi, mi preoccupa molto. Non è mai successa a San Benedetto del Tronto una cosa del genere.