
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd nasconde la polvere sotto il tappeto e, almeno per un pomeriggio, si mostra unito e compatto. A parole.
L’occasione la regala l’inaugurazione della sede elettorale di Fabio Urbinati, in Via Risorgimento. Ci sono tutti: il coordinatore provinciale Antimo Di Francesco, quello locale Sabrina Gregori, i tre segretari di circolo e pure il sindaco Gaspari.
Se sette giorni fa il primo cittadino aveva definito Claudio Benigni “il miglior candidato per rappresentare San Benedetto in Regione”, stavolta le dichiarazioni al miele sono tutte per l’ex assessore al Bilancio: “Sono certo che realizzerà un ottimo risultato, gli faccio l’in bocca al lupo, se lo merita. Fabio ha il vantaggio di essere stato assessore. Chi lo conosce sa dei suoi valori, dei suoi principi, del suo modo di fare”.
Per non scontentare nessuno dei due contendenti, Gaspari la butta sulla partecipazione e sull’allargamento della platea elettorale: “Un sondaggio rivela che ad oggi il 51% dei marchigiani si recherà al seggio, dobbiamo arrivare al 70-75%. Dopo di noi c’è il vuoto, c’è bisogno di intercettarlo. Più voti prende il Pd e meno problemi ci saranno sul numero dei candidati promossi”.
Qualche minuto prima, Urbinati aveva ribadito i motivi delle sue dimissioni: “Ritengo sia giusto non avere un paracadute, mi auguro che altri seguano il mio esempio”. Ha quindi elencato le sue priorità: “Smettiamola con questo derby stucchevole con Senigallia, occorre fare sistema assieme all’interno di una Regione complessivamente più forte. Abbiamo un territorio straordinario, abbiamo bellezze naturali invidiabili e una straordinaria offerta gastronomica”. Sulla sanità picena: “Ci sono degli squilibri da sanare. Il sud delle Marche ha una spesa pro capite più bassa rispetto al nord e al centro della regione. Avere due nosocomi in un territorio di 200 mila abitanti non è più fattibile. Da troppi anni si parla di ospedale unico, servono azioni concrete”
L’ospite d’onore è l’onorevole Alessia Morani. La parlamentare pesarese rinnega il recente passato, scaricando definitivamente il governatore Spacca: “E’ un Giuda, arriverà terzo. Alcune sue scelte in questi anni le abbiamo subìte. Non le condividevamo, le abbiamo votate per lealtà. Ha tradito gli elettori, alleandosi con un partito che non esiste più”.
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Possiamo smettere di giocare il derby con Senigallia quando torneremo ad essere la grande città che eravamo nel passato e ci confrontavamo con le big del mercato. Ora, come nel calcio, dobbiamo confrontarci con le località regionali, perchè più di questo non siamo capaci di fare…. Io mi auspico fortemente che quello che dica Urbinati si possa avverare ma al momento è solo un proclama, serve un cambiamento radicale per mettere le basi per diventare di nuovo una grande città!
Ma è mai possibile che chi non ha fatto nulla per la propria città possa fare per la stessa qualcosa dove conterebbe come il due di coppe quando briscola è bastoni. Perazzoli docet. Serve gente nuova e culturalmente più preparata non chi elemosina voti casa casa.
Che gli eletti abbiano ben rappresentato i cittadini è una bufala. È vero esattamente il contrario. Bisogna farlo capire cambiandoli dopo aver appurato (tanto è stato fino ad oggi) che sono stati inutili. Vedo nei cittadini una maggiore consapevolezza. Speriamo bene.
Direttore la preferenza di voto dovrebbe maturare sulla fiducia riposta nel candidato. Per questo dico che l’elezione di Gaspari nel 2006 ci poteva stare in definitiva poteva essere un cambiamento rispetto al masochistico atteggiamento del centrodestra. Ma dopo 5 anni di disastri, se fosse come sostiene lei, Gaspari avrebbe dovuto prendere meno del 5%, ma invece è stato rieletto. Perchè dunque? Dentro l’urna la consapevolezza svanisce perchè intervengono fattori molto più istintivi e “di pancia” piuttosto che l’interesse comune della collettività! E non è forse per questo motivo che è iniziato il declino della città?
A tutto c’è un fine. Finirà anche il clientelismo casa-casa con l’aumentata maturità degli elettori. Io stavolta ho fiducia.
Direttore credo che il clientelismo finirà prima per mancanza di soldi da spartire….. Ma la cultura cittadina cambierà solo se le nuove generazioni capiranno che l’attuale declino deriva proprio da una pessima gestione della Res Publica: finora in troppi hanno visto la Res Publica come terreno di conquista piuttosto che come opportunità di sviluppo. E’ un grosso cambiamento culturale che non si può chiedere a chi per anni l’ha visto così, si deve partire dai futuri giovani, fin dalle scuole con un sistema educativo volto ad aumentare la consapevolezza di come debba funzionare uno stato moderno.
Appunto. Basta capire il motivo per cui si vota. Per far sì che la comunità tutta ne tragga benefici e non per interessi economici e non di chi si candida. Finora è stato così specialmente per chi ha occupato posti decisionali, come assessori per esempio. Rieleggerli è un sacrilegio. Stiamo sulla strada buona ma se lo facessero capire anche altri giornali i tempi si accorgerebbero.
il suo ottimismo mi incoraggia, il 2016 è prossimo. Vedremo se questo cambiamento sarà in meglio….
Non lo abbiamo detto ora! Questa gente è capace di tutto, e dico tutto.
http://www.rivieraoggi.it/2012/01/27/135667/gas-i-cinque-stelle-a-gaspari-si-decida-e-il-dottor-jekill-o-mister-hyde/