
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune ripianterà dieci aceri negundi sul lato ovest di Via Ugo Bassi. Le ulteriori rassicurazioni arrivano ventiquattr’ore dopo la grande polemica generata dall’abbattimento dei quattordici esemplari giunti al termine del loro ciclo vitale
L’ente ribadisce come il taglio abbia messo in evidenza “il pessimo stato dei tronchi, con il marciume oramai diffuso e la vitalità delle piante assicurata solo dalle parti più esterne e più deboli e, in diversi casi, la stabilità assicurata solo dal cemento iniettato diverse decine di anni fa”.
Una relazione tecnica sull’argomento consigliava già nel 2008 l’eliminazione degli alberi. Allora le piante oggetto di verifica furono 19: in sette anni cinque si sono schiantate a terra, senza conseguenze per persone o cose. Ultimo in ordine di tempo, l’acero posto all’incrocio con via Moretti, che cadde nella primavera di un anno fa.
“Chi polemizza mettendo a confronto sud e nord della città nella più volgare tradizione delle chiacchiere da bar fa finta di non ricordare che siamo intervenuti in tutte le vie dove gli alberi hanno creato grossi problemi e li abbiamo sostituiti come in via mare in via Fratelli Cervi ora in via Mattei”, ricorda l’assessore Paolo Canducci in risposta a Gianluca Pompei. “Nessuno però dice che abbiamo realizzato una nuova pineta al Ballarin riqualificato parchi cittadini, aperto nuovi parchi in via Ferri e ora in piazza Kolbe”.
Sulla pista ciclabile, che occuperà il versante est di via Bassi, l’assessore puntualizza: “Tutti si riempiono la bocca con la mobilità sostenibile ma nessuno dice che per praticarla e non solo predicarla è necessario realizzare una rete cittadina di piste ciclabili nono solo piste panoramiche, così da collegare scuole ospedale luoghi pubblici e permettere a bambini e adulti di circolare in bici in sicurezza. Nello scegliere dove realizzarle si tiene conto della larghezza della strada degli incroci esistenti e dei collegamenti con altre piste esistenti. Questa pista si collegherà con quella in fase di realizzazione lungo l’Albula e permetterà ai residenti del quartiere Ponterotto di arrivare in centro e ricollegarsi alla pista sul lungomare e ai residenti del centro di arrivare fino all’ospedale in bici. In futuro potrà proseguire su via Piemonte abbattendo le barriere architettoniche presenti sui marciapiedi collegando altre scuole e il Comune. La nostra città può essere attraversata in bici senza grande fatica ma oggi è ancora pericoloso, mancano le piste ciclabili. Le auto occupano tutte le strade e in alcune giornate rendono alcune vie invivibili. è necessario ricavare gli spazi per le bici e questo richiede modifiche di viabilità, perdite di parcheggi tutte scelte che possono stravolgere le nostre abitudini e creare contestazioni. Ma noi riteniamo che sia la strada giusta e continuiamo a progettare e realizzare piste ciclabili. Chi dice che sono pericolose non ha mai visto le piste nelle città europee alcune realizzate al centro della carreggiata altre sopra ai marciapiedi. Oggi piace parlare di cambiamento, inneggiare al decisionismo di Renzi e poi ci si allarma per un senso unico, per una piazza chiusa al traffico e per una pista ciclabile. A parole siamo tutti rivoluzionari, ma impazziamo se ci tolgono il parcheggio sotto casa”.
Su Twitter, dove la sintesi è d’obbligo, Gaspari ha sposato in pieno le esternazioni di Canducci replicando ad un follower indignato per la decisione presa dall’amministrazione. “Tagliamo alberi pericolanti, ne piantumiamo il doppio, realizziamo parchi, rendiamo più vivibile la città”.
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L’ennesimo scempio. Questa amministrazione sarà ricordata per molto tempo……dove passa non cresce più l’erba. Ora metteranno 4 fuscelli insulsi e la chiameranno ripiantumazione.
E per quanto riguarda la pista ciclabile: esiste un progetto di viabilità ciclistica complessivo o è solo un tratto di 50 metri avulso da tutto il resto?
Ce li metteranno 4 fuscelli? O faranno come le piante tagliate davanti al Liceo scientifico? Dopo le polemiche dissero che avrebbero sostituito quelle tagliate con altre piante. Io ancora non ho visto nulla!
Lei dice che sarà ricordata per molto tempo? Se fosse come lei sostiene non ci sarebbe stato il secondo mandato…. eppure….
Quale sarebbe la nuova pineta la ballarin? Mi sfugge… per piazza Kolbe l’amministrazione ha fatto davvero ben poco…. Gaspari ancora una volta vaneggia su twitter ma ormai è come sparare sulla croce rossa, riesce a fare il figo solo nella sua platea del PD, quando esce allo scoperta con la città vera prende solo fischi…. Le piste ciclabili vanno studiate e non fatti dei tracciati improbabili solo per prendere i finanziamenti europei…
Pineta vicino al Ballarin? Credo debba intendersi la piccola area a nord est della rotatoria…non sarebbe un’iniziativa da buttare, se soltanto le giovani piante venissero sottoposte a regolare manutenzione e non lasciate abbandonate a se stesse, ma soprattutto se l’area venisse attrezzata e resa fruibile, invece di essere lasciata all’abbandono e trasformata troppo spesso durante l’estate in accampamento per camperisti, nonostante il divieto.
Tornando alle piste ciclabili: per la normativa italiana, sono legali le piste ciclabili realizzate su marciapiedi? In tale specifico caso, la precedenza è del bistrattato pedone o del ciclista?
se così fosse devono davvero cambiare qualcosa nel modo in cui si relazionano con i cittadini. E’ che vero che nessuno in questa giunta è una cima… ma appaiono peggio di quello che sono per imbranataggine
Strano che un “verde” si meravigli che la vitalità delle piante sia assicurata solo dalle parti esterne del fusto.
La circolazione nei vasi linfatici è infatti per natura solo periferica…
Oltretutto nel filmato non si vede la minima traccia di cemento nelle cavità degli alberi abbattuti…
” è necessario ricavare gli spazi per le bici e questo richiede modifiche di viabilità, perdite di parcheggi tutte scelte che possono stravolgere le nostre abitudini e creare contestazioni. ”
Anche se poi in via marsala – ferri non si è agito così :-)