SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ad un mese dalla rimozione dei pini in Via Ferri, è la volta di Via Ugo Bassi, dove l’amministrazione comunale ha abbattuto quattordici esemplari di aceri americani. Nonostante l’intervento fosse stato annunciato martedì pomeriggio, in città si sono scatenate polemiche e proteste, molte delle quali provenienti da esponenti del Partito Democratico.

Poco importa che le piante fossero giunte alla conclusione del ciclo vitale, così come non hanno soddisfatto le rassicurazioni di una pronta sostituzione della stessa specie, ma solo sul lato ovest, essendo in progetto la realizzazione di una pista ciclabile sul versante opposto.

“Speriamo di non rimpiangere la loro ombra”, scrive il vicesegretario del Pd, Tonino Capriotti. “Torni a casa e ti chiedi: forse ho sbagliato città. Via Ugo Bassi cambia volto”. Fin troppo chiaro il riferimento alla recente iniziativa del sindaco “La città che cambia volto”, nella quale si elencavano i risultati conseguiti dall’attuale giunta.

A rincarare la dose ci pensa Gianluca Pompei, ex segretario dei Giovani Democratici sconfitto al congresso comunale da Sabrina Gregori, nel 2013: “Non so perché ma ho la sensazione che alla Sentina non sarebbe mai stato permesso. Qui si tratta solo di via Ugo Bassi – a due passi, di numero, dal corso – e quindi cala il silenzio. Ma in fondo è solo San Benedetto, Porto d’Ascoli è così lontana…”.

Il Comune nel frattempo aveva fatto sapere che nel 2008 una relazione tecnica consigliava l’eliminazione degli alberi: “In questi anni i giardinieri comunali hanno intensificato le attività di potatura per ridurre al minimo il rischio di cedimenti. Negli anni ’80 quegli esemplari furono oggetto di un intervento conservativo, oggi in disuso, consistente nel riempimento con cemento delle cavità dei tronchi formatesi a seguito dell’azione di funghi parassiti. In alcuni casi il cemento è stato inserito anche nelle cavità dei rami. Con gli anni i tronchi hanno continuato ad indebolirsi ed è comprensibile quale rischio si corra in caso di cedimento della pianta. Diverse piante pericolanti sono già state eliminate per questo motivo”.

Nonostante ciò, pure l’opposizione è insorta, per voce di Pasqualino Piunti: “A San Benedetto i Verdi tagliano gli alberi. Immaginate se lo avesse fatto un’altra amministrazione”.