SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La legale del maresciallo della Guardia di Finanza Alberto Camposeo, Mery Cossignani, afferma la totale estraneità del suo assistito. “Il mio cliente è stato interrogato dagli inquirenti e ha negato fortemente l’accusa di corruzione mossa nei suoi confronti. Consideriamo questa misura cautelare illegittima. Le prove raccolte sono carenti e prive di fondamento”.

L’avvocato conferma che l’acquisto del terreno non sia stato effettuato da Sergio Spina. “Il maresciallo ha comprato quell’appezzamento, in maniera lecita, da un altro soggetto. Non c’è stata nessuna vendita da parte di Sergio Spina, lo dimostra un atto pubblico. Inoltre la persona che ha consentito la cessione non ha nessun legame con l’imprenditore cuprense e non è un prestanome”.

La legale smentisce anche lo scambio di ‘favori’ o ‘informazioni’ del maresciallo Alberto Camposeo con l’ex patron della Samb. “Il mio assistito non ha mai compiuto accertamenti o controlli inerenti a Sergio Spina. Una sola volta ha svolto un’indagine coinvolgente l’imprenditore, ma erano indagini subdelegate dalla Procura di Chieti. Ha quindi eseguito solo quello che gli era stato richiesto, senza nessun altro scopo. L’accusa inoltre parla di pressioni esercitate in un periodo di tempo dove invece è accertato che Camposeo era in malattia e quindi non operativo. Mi sembra un quadro fumoso da parte degli inquirenti”.

E’ stata richiesta la scarcerazione per il maresciallo della Guardia di Finanza Alberto Camposeo, annichilito dall’arresto a testimonianza della sua legale. “Entro cinque giorni avremo la risposta da parte del Pm. Il mio assistito è sconvolto da questa vicenda. E’ un soggetto che solitamente combatte queste frodi e non ha mai assolutamente facilitato o organizzato attività illecite”.

Infine anche l’avvocato Mery Cossignani contesta la ‘tempistica’ dell’arresto. “Una vicenda che dovrebbe comunque cadere in prescrizione poiché il fatto contestato è inerente al 2007”.