SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vicenda che vede l’Amministrazione Comunale di San Benedetto illustrare alla città i risultati di quattro (nove) anni di amministrazioni e gli obiettivi per gli ultimi dodici mesi superstiti sta agitando ovviamente l’ambiente politico cittadino, a causa del fatto che l’evento si svolge in campagna elettorale e quindi rischia di veder sanzionato il Comune, come sottolineato da Rifondazione Comunista e Movimento Cinque Stelle, con tanto di riferimenti legislativi ben precisi e indubbi.

La vicenda si situa però anche in una vergognosa pagina per le istituzioni sambenedettesi, ovvero l’esclusione di una testata indipendente quale Riviera Oggi dalle comunicazioni del sindaco di San Benedetto.

Negli ultimi mesi il sindaco di San Benedetto ha organizzato (tra le altre cose e in estrema sintesi) delle conferenze stampa assieme al Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, al vicepresidente della Provincia nonché consigliere comunale del Pd Silvano Evangelisti, e, l’altro giorno, per illustrare i risultati dell’amministrazione comunale che saranno esposti – se – questa sera in sala consiliare (seguiremo l’evento in diretta video).

Ora, di fronte alla richiesta di spiegazioni da parte dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche il sindaco Gaspari scriveva qualche mese fa che “i documenti cui lei (presidente dell’Ordine Gattafoni, ndr) fa riferimento e che vengono divulgati dalla mia segreteria particolare non sono comunicati, ovvero notizie elaborate professionalmente da addetti alla comunicazione a ciò preposti e abilitati, ma mie personali riflessioni su argomenti concernenti la vita pubblica cittadina (ma anche nazionale, come ad esempio concetti espressi in occasione di Festività civili) che, me ne darà atto, ho il diritto di trasmettere a chi ritengo meritevole di riceverle”.

Dunque:
– Il sindaco adopera una mail pubblica selezionando secondo criteri personali gli organi di stampa “meritevoli”;

– Il sindaco adopera per sua ammissione il lavoro della segreteria particolare per comunicazioni che però hanno valore in quanto espresse dalla prima carica istituzionale cittadina la quale non può selezionare gli organi di stampa “meritevoli” (qualificandosi questo comportamento come contrario all’ordinamento costituzionale italiano, articolo 21); le comunicazioni come privato cittadino o come esponente di partito non possono usufruire del lavoro di dipendenti pubblici;

– Nelle convocazioni effettuate attraverso la mail gasparig@san-benedetto-del-tronto.ap.it Gaspari si firma come “sindaco”, contraddicendo nei fatti le sue comunicazioni all’ordine dei giornalisti;

– Il sindaco adopera spazi pubblici (solitamente la sala giunta) dove accoglie i giornalisti “meritevoli”, e non invece spazi privati come doveroso per chi ritiene di trasmettere “personali riflessioni” (attendiamo nel caso dall’Ufficio Stampa del Comune di leggere il regolamento per la gestione degli spazi in occasione di conferenze stampa);

– Il sindaco valuta come “mie personali riflessioni” incontri con cariche istituzionali quali presidente della provincia, vicepresidente della provincia, consiglieri comunali, che ovviamente incontra come organo istituzionale che non può selezionare giornalisti “meritevoli” come da articolo 21 della Costituzione;

– Il sindaco valuta come “mie personali riflessioni” la presentazione dei risultati di una intera amministrazione comunale che riflettono il lavoro di una intera giunta, di un intero consiglio comunale e di decine di funzionari e dipendenti pubblici;

– gli incontri del sindaco dove vengono selezionati “giornalisti meritevoli” sono poi ripresi dall’ufficio stampa nell’atto di redigere la rassegna stampa giornaliera, qualificando ulteriormente questi incontri non come “personali riflessioni” ma come incontri della prima carica istituzionale cittadina tanto da richiedere ulteriore lavoro di dipendenti pubblici, e ciò non consente la selezione di “giornalisti meritevoli” di cui, ancora, all’articolo 21 della Costituzione italiana.