GROTTAMMARE – I Finanzieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno hanno eseguito un sequestro di beni immobili e rapporti finanziari nei confronti di M. M., classe 1966 residente a Grottammare (secondo alcuni è una persona con esperienze negative nel mondo del calcio), ritenuto di spiccata e attuale pericolosità sociale, indiziato di gravi reati. L’uomo era stato già coinvolto in passato da precedenti e indagini inerenti alla truffa, appropriazione indebita, ricettazione, tentato riciclaggio, falso, sostituzione di persona, bancarotta, esercizio abusivo di attività finanziaria (alcune delle quali culminate in condanne anche irrevocabili).

I mirati accertamenti patrimoniali e reddituali eseguite dalle Fiamme Gialle hanno consentito di dimostrare la sproporzione tra il valore dei beni oggetti di sequestro e i redditi dichiarati dall’intero nucleo familiare del grottammarese nel corso degli ultimi 13 anni ammontanti a circa 85 mila euro. Le indagini hanno permesso di rilevare che M. M. aveva condotto un tenore di vita (viaggi di lusso, abiti costosi, frequentazioni di locali e resort prestigiosi, auto di grossa cilindrata) elevato grazie ai proventi di attività fittizie e illecite con cui aveva accumulato un patrimonio immobiliare e mobiliare (molti intestati alla convivente) il cui valore è stato riscontrato in oltre 1,2 milioni di euro.

Questo quadro indiziario ha fornito ai finanzieri di consentire un’emissione ablatoria dei patrimoni di origine illecita e ingiustificati nel loro possesso. E’ stato eseguito il provvedimento antimafia, nel contesto di una misura di prevenzione patrimoniale (disposta dal Tribunale di Fermo a seguito di proposta avanzata dal Procuratore Domenico Seccia che ha diretto le indagini) richiedendo l’applicazione di misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Grottammare e deposito di cauzione di 150 mila euro.

Tra i beni sequestrati figura anche una villa lussuosa di tre piani comprensiva di piscina, a poche centinaia di metri dal lungomare di Grottammare.

L’operazione compiuta dalla Guardia di Finanza, rinominata “Tesino”, è la prima applicazione in assoluto nelle Marche di misure patrimoniali in materia di normativa antimafia che va a colpire l’abitualità criminale e pericolosità di qualsiasi soggetto per neutralizzarne le attività illecite.